Nel 2015 il traffico passeggeri negli aeroporti europei e' cresciuto del 5,2%. Lo rende noto Aci Europe, l'associazione che riunisce gli scali europei.

Negli aeroporti della Ue l'aumento del traffico passeggeri e' stato del 5,6%, con crescite a doppia cifra in Irlanda, Portogallo, Grecia, Romania, Ungheria, Slovacchia, Slovenia e Lituania. Gli aeroporti non Ue hanno fatto registrare una crescita del 3,9%, a causa del calo della domanda di trasporto aereo in Russia e Ucraina e della crescita nulla in Norvegia, nonostante l'aumento eccezionale registrato in Islanda e la crescita sostenuta di tutti gli aeroporti turchi. Il traffico cargo e' aumentato dello 0,7%, dal momento che il commercio internazionale resta debole. Il movimento degli aeromobili e' cresciuto del 2,2%.

Il 2015, ha commentato il direttore generale di Aci Europe Olivier Jankovec, "e' stato un anno molto buono in termini di traffico passeggeri, e negli aeroporti europei sono arrivati 1,95 miliardi id passeggeri. Il 20% degli scali ha avuto un aumento a doppia cifra e molti hanno fatto registrare nuovi record di traffico, in gran parte alimentati dalla crescita continua dei vettori low cost e di alcune compagnie non europee. Nel complesso gli aeroporti Ue hanno avuto un buon andamento, nonostante la Germania e la Francia siano state colpite dagli scioperi e dagli attacchi terroristici". In particolare, ha aggiunto Jankovec, "l'aeroporto Istanbul-Atatürk e' diventato il terzo aeroporto europeo con 61,8 milioni di passeggeri, dopo Londra Heathrow (74,9 milioni) e Parigi-Charles de Gaulle (65,7 milioni). Va sottolineato che i piccoli aeroporti regionali hanno avuto andamenti sotto la media europea, con un volume di passeggeri cresciuto del 3,8%. Questo e' indicativo del fatto che la crescita del traffico diventa piu' concentrata".

Commentando la ripresa del traffico dall'inizio della crisi finanziaria globale, Jankovec ha sottolineato che "mentre l'economia Ue e' cresciuta meno del 3% tra il 2008 e il 2015, il traffico passeggeri negli aeroporti Ue e' aumentato del 13,6% nello stesso periodo. Questo indica una discontinuita' nella tradizionale relazione tra crescita del Pil e andamento del traffico passeggeri, causata dalle nuove dinamiche del mercato, dalle nuove abitudini dei consumatori e dalla sempre maggiore importanza del trasporto aereo per l'economia europea".

Per i prossimi mesi, il direttore generale di Aci Europe prevede che "le condizioni positive create dalle condizioni migliori dell'economia dell'Eurozona, dai bassi prezzi del petrolio e dalla politica monetaria espansiva continueranno per gran parte del 2016. Questo favorira' la crescita del traffico dei passeggeri, a eccezione degli aeroporti russi. Tuttavia restano rischi al ribasso, prevalentemente di natura geopolitica, che riguardano la crisi dei rifugiati con le sue ripercussioni su Schengen, la possibile Brexit, le minacce terroristiche, l'instabilita' in Medio Oriente e Nord Africa e la crisi dei mercati emergenti".

com/rov

 

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February 05, 2016 06:15 ET (11:15 GMT)

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