Banca Mps ha confermato oggi i risultati preliminari per il 2015 diffusi la settimana scorsa, che registrano un utile netto di 388 milioni di euro, incluso l'effetto d della revisione della contabilizzazione dell'operazione Alexandria con Nomura, effettuata su richiesta della Consob, pari a 500 milioni di euro.

Al netto di Alexandria, il risultato netto e' negativo per 112 milioni anche a seguito di alcune poste straordinarie (costi di chiusura di Alexandria e contributo straordinario al Fondo di risoluzione del sistema bancario); il risultato operativo lordo ammonta a 2,587 miliardi. Il Common Equity Tier 1 ratio transitional e' pari al 12% (fully loaded a 11,7%) sostanzialmente invariato rispetto al 30 settembre 2015 e sensibilmente al di sopra della soglia Srep richiesta.

Il margine di interesse e' cresciuto del 5,4% a 2,259 miliardi, riconducibile al minor importo medio dei Monti Bond (Nsf) e al miglioramento della forbice media, effetti positivi parzialmente compensati dal calo degli impieghi fruttiferi medi e dalla flessione del rendimento del portafoglio titoli. Le commissioni nette sono salite del 6,6% a 1,810 miliardi, per l'aumento dei proventi da gestione del risparmio (+16,2%), sostenute sia dai collocamenti (+17,5%) che dal continuing (+17,8%).

Liquidità ampiamente positiva, come evidenziato dalla counterbalancing capacity non impegnata pari a circa 24 miliardi al 31 dicembre 2015 (+8 mld rispetto a dicembre 2014), ai massimi livelli degli ultimi 4 anni e adeguata ad assorbire la flessione della raccolta diretta determinata dal recente andamento dei mercati.

Procede il programma di gestione dei crediti deteriorati, in linea con gli obiettivi di Piano Industriale; lo stock lordo e netto dei crediti deteriorati si riduce nel quarto trimestre 2015, beneficiando del rallentamento dei flussi lordi, di una piu efficace attivita di recupero e della cessione di 1 miliardo di euro di sofferenze perfezionata a dicembre 2015. La copertura dei crediti deteriorati si attesta al 48,5%, sostanzialmente stabile rispetto a settembre e si conferma tra le migliori del sistema bancario italiano.

In calo del 74,5% le rettifiche su crediti a 1,991 miliardi di euro, rispetto all'anno precedente sul quale impattavano rettifiche straordinarie relative alle esposizioni oggetto di Credit File Review nell'ambito dell'Asset Quality Review. Il costo del credito del 2015 si attesta a 179bps rispetto ai 654bps registrato nel 2014. Le rettifiche su crediti nel periodo 2012-2015 sono state pari a 15,2 miliardi di euro.

Gli impieghi verso clientela a 111,4 miliardi di euro, in flessione sia rispetto a fine 2014 (-8,3 miliardi di cui 4 miliardi relativi all'operazione Alexandria con una variazione di -6,9%) sia rispetto al 30 settembre 2015 (-1,0%). Le nuove erogazioni a medio-termine ammontano a 7,7 miliardi, con una crescita di oltre il 90% a/a, che ha riguardato sia le famiglie (+1 mld), sia le aziende (+2,7 mld).

La raccolta diretta a 119,3 miliardi, in calo del 2,9% rispetto a dicembre 2014, su cui incide la flessione dei PCT con controparti istituzionali (-7,2 miliardi di euro; -40,6%) parzialmente attenuata dalla crescita delle componenti di raccolta diretta commerciale, sia

retail (+2,6% a/a) che corporate (+4,9% a/a). In particolare i conti correnti e i depositi alla clientela, pari a 68,9 miliardi di euro, sono in crescita del 7,3% rispetto a dicembre 2014.

com/fch

francesca.chiarano@mfdowjones.it

 

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February 05, 2016 12:57 ET (17:57 GMT)

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