Il Ftse Mib ha chiuso la seduta con un rialzo del 5,03% a 16.714 punti, effettuando un rimbalzo dopo le forti perdite segnate da inizio anno. In positivo anche l'Ibex (+2,73%), il Cac-40 (+1,59%), il Dax (+1,55%) e il Ftse 100 (+0,71%).

A detta di alcuni esperti non si puo' ancora parlare di recupero: bisognera' osservare l'andamento del principale indice milanese nelle prossime sedute per capire se gli acquisti di oggi sono stati fatti da operatori che comprano dopo forti cali per approfittare dei rimbalzi di breve o da investitori che agiscono in un'ottica di medio-lungo periodo.

Il movimento positivo e' stato sostenuto dal comparto dei titoli bancari che ha effettuato un consistente rimbalzo aiutato anche dalle indiscrezioni di stampa secondo le quali Deutsche Bank potrebbe lanciare un buyback su alcuni bond per alcuni miliardi di euro. A piazza Affari Intesa Sanpaolo +14,45%, Unicredit +11,91%, B.Popolare +11,09%, B.P.Milano +9,48%, Ubi B. +7,7%, Mediobanca +7,52%, B.P.E.Romagna +6,9% e B.Mps +6,75%.

La performance degli indici europei e' stata sostenuta anche dal petrolio (Brent +2,24% a 31 dollari al barile). Le scorte settimanali di greggio Usa sono risultate pari a 501,958 mln di barili, in calo di 0,754 mln di barili rispetto alla settimana precedente.

L'Opec, che ha invece tagliato le stime sulla crescita della domanda globale di greggio per il 2016, dal 3,4% al 3,2%, con un taglio di 10.000 barili al giorno, ha comunicato che il basso prezzo del petrolio ha iniziato a danneggiare l'economia globale e, al contrario delle attese, non sta incrementando la domanda.

Il presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, nel corso della presentazione alla Camera del rapporto semestrale sulla politica monetaria ha riconosciuto che che ci sono rischi derivanti dalle turbolenze dei mercati finanziari e dal rallentamento della crescita globale, ma ha continuato a ribadire che l'inasprimento della politica monetaria sara' graduale, senza chiudere la porta quindi a un rialzo dei tassi di interesse nei prossimi mesi.

A piazza Affari in luce Exor (+7,41% a 25,36 euro) su cui Kepler

Cheuvreux ha alzato la raccomandazione da hold a buy, con prezzo obiettivo che passa da 34 a 28 euro. A detta degli analisti lo sconto sul Net Asset Value e' eccessivo.

Acquisti su Fca (+5,83% a 5,535 euro). Credit Suisse ha ridotto sul titolo il target price da 13,6 a 10 euro, livello comunque nettamente superiore agli attuali prezzi di Borsa. La raccomandazione resta outperform.

Denaro su B.Unicem (+7,17% a 13,16 euro). Bernstein (outperform, Tp 20,7 euro) ha dichiarato che il fatturato preliminare e' stato superiore alle aspettative e ha apprezzato la guidance sull'Ebitda 2015.

Campari ha guadagnato il 2,3% a 7,345 euro. Barclays ha alzato sull'azione il prezzo obiettivo a 6,75 da 6,5 euro, confermando comunque il rating underweight.

In progresso Enel (+0,92% a 3,526 euro) con gli analisti che hanno fatto commenti positivi sui conti preliminari del 2015.

Sul resto del listino si segnala Credem (+9,4% a 5,585 euro). Equita

Sim ha assegnato all'azione un Tp di 7 euro (rating hold).

Molto bene anche Cementir (+3,19% a 4,07 euro). A detta di un analista i risultati hanno evidenziato un indebitamento netto migliore del previsto.

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

February 10, 2016 11:48 ET (16:48 GMT)

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