Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha definito "un processo politico fragile" i negoziati sulla permanenza della Gran Bretagna nell'Unione europea. Tusk ha riferito che annullera' gli impegni presi nei prossimi giorni in modo da incontrare i leader di Francia, Germania, Belgio, e quelli di diversi Paesi dell'Europa centro-orientale, che non vedono con favore le richieste britanniche ridurre le prestazioni sociali per i migranti.

Tusk, che sta conducendo i negoziati con la Gran Bretagna, si e' detto "fiducioso che questa proposta e' solida ed equilibrata, e spero che venga finalizzata la prossima settimana al Consiglio europeo. Comunque vorrei essere chiaro, questo e' un processo politico fragile". Gli incontri dei prossimi giorni, ha aggiunto, puntano a "ottenere un largo sostegno politico alla mia proposta".

Domani i rappresentanti dei 28 Paesi Ue si incontreranno per la seconda volta in sei mesi, per discutere le bozze di proposta messe a punto dalla Ue per rispondere alle richieste inglesi che Tusk inviera' oggi.

Secondo quanto riferisce una fonte il nuovo pacchetto di proposte, che non e' stato ancora reso noto, non cambia "l'impianto politico" delle proposte gia' rese pubbliche martedi' scorso; le modifiche apportate consistono in "chiarimenti tecnici e giuridici".

Il primo ministro inglese David Cameron ha promesso di avere concessioni dalla Ue in previsione del referendum sulla Brexit, che potrebbe tenersi a giugno. Funzionari inglesi ed europei riferiscono che restano significative differenze di vedute sulla durata del meccanismo che permetterebbe al Governo inglese di ridurre l'assistenza per i migranti fino a quattro anni, oltre che sul grado di influenza che la Gran Bretagna e altri Paesi fuori dall'euro avranno sulle decisioni piu' importanti dell'eurozona.

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February 10, 2016 13:01 ET (18:01 GMT)

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