Il Ftse Mib ha chiuso la seduta in calo dell'1,98% a 18.600
punti, attestandosi al minimo giornaliero e dopo aver toccato un
massimo di 19.062. Il principale indice milanese, dopo aver
registrato lievi cali nella mattinata a causa della chiusura
negativa di Wall Street il giorno precedente, ha accelerato al
ribasso in scia all'andamento dei bancari, che hanno subito forti
prese di profitto nel pomeriggio.
Anche le altre principali borse europee hanno registrato forti
perdite, condizionate da un movimento tecnico e dalla discesa del
dollaro: Cac-40 -2,82%, Dax -2,73%, Ibex -2,62%, Ftse 100
-1,27%.
Riguardo l'agenda macroeconomica, ci sono stati diversi dati
relativi all'Europa e agli Usa, che non hanno comunque smosso i
mercati. Nell'Eurozona, il tasso di disoccupazione di marzo si è
attestato al 10,2% (rispetto al 10,4% di febbraio), la crescita del
Pil preliminare del 1* trimestre e' stata dello 0,6% t/t (+1,6%
a/a), l'inflazione preliminare di aprile ha registrato un -0,2%
a/a. Negli Stati Uniti, i redditi di marzo sono aumentati dello
0,4% (consenso a +0,3%), le spese personali per il consumo a marzo
sono salite dello 0,1% (consenso a +0,2%), mentre l'indice sul
costo d'occupazione del 1* trimestre e' aumentato dello 0,6% (+1,9%
a/a).
Alle 16h00 invece e' stato pubblicato l'indice di fiducia dei
consumatori statunitensi elaborato dall'Universita' del Michigan,
che secondo la lettura definitiva, si e' attestato a marzo a 89
punti (90,7 il consenso), in calo rispetto ai 91 di febbraio e agli
89,7 della lettura preliminare. Questo dato si e' rivelato al di
sotto delle aspettative e, secondo un broker contattato da
MF-Dowjones, ha portato ulteriore negativita' alla performance dei
mercati.
Il comparto bancario ha registrato le vendite maggiori,
penalizzate come detto prima dalle prese di profitto e dalle
indiscrezioni sulle scarse adesioni raccolte dall'offerta della
B.P.Vicenza, con il fondo Atlante che sottoscrivera' una quota di
inoptato dell'aumento di capitale superiore al 90% della
ricapitalizzazione da complessivi 1,5 mld euro: Unicredit -5,28%,
B.P.Sondrio -4,12%, B.P.E.Romagna -4,04%, Ubi B. -3,84%, B.Popolare
-3,75%, B.P.Milano -3,43%, Intesa Sanpaolo -2,81%, B.Mps -2,28%,
Mediobanca -1,37%, B.Carige -0,9%.
Fca ha chiuso in calo del 4,3% a 7,01 euro, particolarmente
penalizzata dal downgrade da parte di Bank of America - Merrill
Lynch, che ha ridotto il rating da neutral a underperform. Tra gli
altri industriali, Finmeccanica -2,99%, Fincantieri -1,37%,
Prysmian -0,48% e Atlantia -0,29%.
In positivo invece Cnh I., che dopo un inizio di seduta in calo,
ha accelerato al rialzo segnando un +1,67%, merito soprattutto
della conferma dell'outlook 2016 e della conference call che ha
evidenziato un tono piu' ottimistico sull'America Latina,
soprattutto in merito ai macchinari agricoli. Questa notizia ha
compensato i conti trimestrali pubblicati nel primo pomeriggio,
dove il gruppo ha registrato un utile netto adjusted di 1 mln di
dollari, in calo rispetto ai 33 milioni del pari periodo dell'anno
scorso, mentre i ricavi sono calati del 9,9% (-5,7% a cambi
costanti) a 5,372 miliardi.
Nel segmento Oil&Gas, Eni in mattinata ha pubblicato i conti
del 1* trimestre 2016. Sebbene apprezzati dagli analisti, con Banca
Akros che ha mantenuto il rating buy e il Tp a 18 euro, il titolo
ha perso terreno, cedendo l'1,39% a 14,2 euro. In calo anche Erg
(-0,53%), Tenaris (-2,48% a 11,78 euro, underperform e Tp da 9 a 8
euro da parte di Credit Suisse) e Saipem (-3,91%).
In ordine sparso i titoli del lusso, a cominciare da S.Ferragamo
che ha perso il 2,37% a 20,21 euro (Kepler Cheuvreux ha ridotto il
prezzo obiettivo da 22 a 21 euro e ha confermato la raccomandazione
hold). Ha ceduto terreno anche Ynap (-1,35%), mentre Tod's ha
segnato un +1,01%. Ha chiuso in rialzo invece Luxottica +0,91%, con
l'assemblea degli azionisti che ha approvato a maggioranza il
bilancio dell'esercizio 2015 e ha dato il via libera alla
distribuzione di una cedola unitaria di 0,89 euro.
Nel settore delle utility, Enel -2,37%, A2A -0,88%, Snam +0,19%
(Equita Sim ha azzerato il peso del titolo nel proprio portafoglio
principale), Terna +0,29%, Hera +1,78%.
Sul resto del listino, in forte calo Astaldi (-2,24%), Esprinet
(-2,62%) e Credem (-2,7%). Vendite anche su Autogrill (-1,6%) e
L'Espresso (-1,69%).
In controtendenza invece Stefanel (+19,42%), miglior titolo su
tutta piazza Affari, che domani ha in programma l'assemblea per
l'approvazione dei conti del 2015. L'incontro, secondo
indiscrezioni di stampa, sara' l'occasione per approfondire lo
stato delle trattative con le banche per la rinegoziazione del
debito, in corso da tempo e, soprattutto, per valutare l'ingresso
di nuovi soci. In forte rialzo anche Notorious P. (+7,76%), con
l'assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2015, chiuso con
un utile netto di 7,1 mln euro (+10% a/a).
gir
giovanni.russo@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
April 29, 2016 12:09 ET (16:09 GMT)
Copyright (c) 2016 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Autogrill (BIT:AGL)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024
Grafico Azioni Autogrill (BIT:AGL)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024