Intesa Sanpaolo tra le primissime banche europee agli esami degli stress test. La grande banca milanese, secondo il Messaggero, dovrebbe aver ottenuto un indice patrimoniale superiore al 10% nello scenario avverso.

Si tratta di un risultato piu' che lusinghiero che pone il ceo, Carlo Messina, al vertice delle piu' efficienti banche europee. Oggi, a Torino, c'e' un cda di Intesa Sanpaolo con argomenti di ordinaria gestione come alcuni adempimenti formali e non si esclude, pero', possa essere fatto un passaggio su queste esercitazioni. Il test da sforzo si fonda su uno scenario base e uno appunto stressato perche' modulato sul alcune variabili (Pil, indice di Borsa, prezzi delle case, liquidita') dal 2016 al 2018 applicate su un bilancio statico (2015), cioe' senza considerare le dinamiche che solitamente caratterizzano un rendiconto.

Secondo fonti molto attendibili, oltre a Intesa Sanpaolo che dovrebbe totalizzare un livello di Cetl di circa il 10,2% con un impatto di circa 280 punti base rispetto al 13,1% del 2015, balza la performance piu' che positiva del Banco Popolare. La banca guidata da Pierfrancesco Saviotti dovrebbe aver superato la prova sotto sforzo con un indice patrimoniale tra l'8,5-9% che classifica il gruppo al secondo posto, davanti a Ubi che si sarebbe attestata attorno all'8,5%. Al di sopra della soglia anche Unicredit con un indicatore patrimoniale che dovrebbe aggirarsi sul 7%: di qui le misure sul capitale su cui e' impegnato attivamente il neo ceo, Jean Pierre Mustier, e che hanno gia' visto la cessione del 10% di Fineco e Pekao.

red/alu

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July 26, 2016 03:39 ET (07:39 GMT)

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