Pensioni: 50&Più, si trovi soluzione equa per aumento minime
27 Settembre 2016 - 7:44PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Prima di procedere con qualsiasi miglioramento si persegua un
vero cammino di equità pensionistica. No a discriminazioni tra
pensionati ex lavoratori dipendenti e autonomi".
E' quanto afferma Renato Borghi, presidente di 50&Più,
associazione di ultracinquantenni aderente a Confcommercio, in
merito all'ipotesi di aumento delle pensioni minime.
Borghi sottolinea come la proposta del premier Matteo Renzi di
aumentare tutte le "minime" non abbia trovato ascolto da parte dei
sindacati confederali. "Se poi questa strada è già segnata, va
chiarito che nel 2007 per i pensionati autonomi (artigiani,
commercianti, Coldiretti) sono stati stabiliti tre anni in più
nelle relative tre fasce di età contributiva legate agli aumenti
pensionistici. Questa resta, ancora una volta, una impostazione
preconcetta: non si comprende perché un trattamento di sostegno al
reddito, che deriva da risorse della collettività, possa
differenziare i pensionati a seconda dell'appartenenza ad una o
all'altra categoria, violando ogni principio di giustizia sociale e
costituzionale. Ritengo e auspico che in questa occasione di
modifica della normativa si possa trovare una soluzione di equità
che valga per tutti", prosegue il numero uno di 50&Più.
"n questi ultimi mesi al tavolo di confronto Governo-Triplice
Sindacale, oltre alla soluzione di uscita anticipata pensionistica
(APE), si è valutata per i pensionati la possibilità di aumentare
la 14esima mensilità già prevista dal 2007. Tale assegno dovrebbe
essere concesso ad un milione e duecentomila persone in più,
alzando da 750 a 1000 euro al mese l'asticella massima per averne
diritto. Un piccolo aumento, non più del 25%, ci sarà anche per chi
la 14esima la percepisce già", conclude Borghi.
com/mur
rosario.murgida@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
September 27, 2016 13:29 ET (17:29 GMT)
Copyright (c) 2016 MF-Dow Jones News Srl.