Il fatto che nessuno dei due contendenti, a pochi giorni dalla scadenza del 30 settembre (data in cui Mediaset farà scattare la richiesta di risarcimento danni, pari a 50 mln al mese), abbia ancora espresso una posizione ufficiale, la dice lunga sul braccio di ferro in atto tra il Biscione e Vivendi su Mediaset Premium dopo che i francesi hanno fatto marcia indietro sull'acquisto della pay tv.

Anche ieri, si legge su MF, al termine del Cda del gruppo televisivo guidato da Pier Silvio Berlusconi non è stata diramata alcuna nota. In ogni caso entrambi i contendenti vorrebbero evitare un lungo scontro giudiziario.

Da questo angolo, prosegue MF, si potrebbe uscire soltanto con un nuovo accordo che Vivendi dovrebbe presentare a Mediaset e per questo a Parigi i francesi stanno valutando la possibilità di rivedere la propria offerta nell'ambito, come riferito da MF-Milano Finanza lo scorso 22 settembre, di un più ampio piano strategico relativo al business della Iptv, che vede coinvolti la controllata Canal+, gli alleati commerciali di Orange e la Iliad di Xavier Niel. De Puyfontaine infatti sta mettendo mano a un progetto complessivo per lo sviluppo dei contenuti televisivi non solo in patria ma anche all'estero, visto che Vivendi è, tra le altre altre cose, anche il socio di riferimento di Telecom Italia con il 24,6%.

Il nodo da sciogliere resta quello del controllo e del consolidamento di Mediaset Premium (100 mln di rosso nel primo semestre di quest'anno, che si sommano agli 83 mln persi nell'intero 2015). Né Mediaset né Vivendi vogliono il 50% della pay tv. Per questo in Francia si sta cercando una soluzione che preveda l'ingresso di un terzo partner nel capitale di Premium. Da settimane di parla di fondi sovrani mediorientali, magari del Qatar (l'emirato gestisce l'all news Al Jazeera, già in passato indicata come interessata a Premium, e BeIn Sports, titolare di molti diritti tv che fanno gola a Vivendi).

Mentre pare che Telefonica, azionista all'11% della pay tv del Biscione, non sia convinta di restare nel capitale. Quanto a Telecom I., per voce del suo presidente Giuseppe Recchi continua a chiamarsi fuori dall'operazione. Un'alternativa potrebbe essere Sky Italia, anche se sul fronte antitrust un legame con Premium non sarebbe facile.

red/pl

 

(END) Dow Jones Newswires

September 28, 2016 02:12 ET (06:12 GMT)

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