Borsa: Mediobanca, Italia 20* al mondo per capitalizzazione
26 Ottobre 2016 - 3:15PM
MF Dow Jones (Italiano)
A fine 2005 la nostra Borsa era tredicesima al mondo, con 676
miliardi di euro di capitalizzazione, circa il 48% del Pil di
allora (incidenza non lontana da quella della borsa tedesca); tra
il 1998 e il 2001 occupava una posizione tra l'ottava e la nona e
ci superavano stabilmente le sole grandi piazze nordamericane
(Nyse, Nasdaq e, dal 1999, Toronto) ed europee (Londra, borsa
tedesca, il neocostituito Euronext che aveva riunito Parigi,
Amsterdam e Bruxelles), oltre a Tokyo.
Ad agosto del 2016 troviamo la Borsa Italiana in 20esima
posizione.
E' quanto emerge dal report "Indici e Dati" dell'Area Studi di
Mediobanca presentato stamattina, che spiega come il calo della
posizione di Piazza Affari sia principalmente in conseguenza del
forte dinamismo delle piazze emergenti (non solo i BRICS e Hong
Kong, il cui valore di mercato era superiore dal 2003, ma anche
Corea e Taiwan) e del miglior andamento di alcune borse europee
(Svizzera e Spagna che ci avevano sopravanzato tra 2002 e 2003) e
del mercato australiano, come anche per il consolidamento di alcuni
mercati singolarmente di dimensione più ridotta del nostro
(Stoccolma, Helsinki e Copenhagen riuniti nel 2005 nel Nasdaq OMX
Nordic).
Dopo aver ceduto due posizioni nel 2005 (a vantaggio di
Australia e Nasdaq OMX Nordic) abbiamo assistito al sorpasso dei
mercati del BRICS ed altri emergenti: nel 2007 da parte di
Shanghai, Brasile e Bombay, nel 2009 di Corea e Russia (dopo un
primo tentativo per entrambe nel 2007, neutralizzato nell'anno
successivo) nonché di Johannesburg, nel 2010 di Taiwan; nel 2012 è
stata la volta del Messico, cui si erano aggiunte nel corso del
2014 Indonesia e Malesia, anche se nello stesso anno i tre paesi
sono stati di nuovo sopravanzati, come pure la Russia; il Brasile è
stato nuovamente superato nel 2015, ma nel 2016 è ancora tornato
avanti a Borsa italiana insieme alla Russia.
Non agevole recuperare ulteriori posizioni: i 7 mercati che
hanno sopravanzato Borsa italiana da fine 2005 sono mediamente, in
termini di capitalizzazione (esclusa Shanghai che ad agosto 2016
era oltre 8 volte la Borsa italiana e aveva superato già dal 2007
due piazze tradizionalmente di dimensioni considerevoli come
Toronto e la borsa tedesca) 2,1 volte quello italiano, con un
vantaggio variabile tra il 6% (Russia) e il 243% di Bombay.
Vi è poi da considerare che la Borsa italiana è stata da fine
2005 tra le principali 23 borse mondiali quella a perdere maggior
valore (-36%), laddove le altre piazze occidentali hanno registrato
incrementi (eccezion fatta per Londra, -1% e la Borsa spagnola,
-23%), talora contenuti (Tokyo +12%, Euronext europeo +34%, Toronto
+38%, Francoforte +46%, Nyse +48%) e in altri casi più marcati
(Svizzera 65%, Australia +68%, Nasdaq nordeuropeo +69%, Nasdaq Usa
+122%); tutti mercati surclassati, peraltro, dall'esplosione di
alcuni Paesi emergenti (Shanghai +1.401%, Indonesia +468%, Hong
Kong +226%, Bombay +218%). Altre piazze emergenti hanno presentato
tassi di crescita più vicini a quelli dei mercati occidentali
(Malesia +135%, Johannesburg +98%, Corea +97%, Taiwan +87%, Messico
+75%, Brasile +68%, Russia +65%).
Va rilevata, con riferimento a Brasile e Russia, un'importante
flessione da fine 2010 (Russia -44%, Brasile -42%), in decisa
controtendenza rispetto alle più grandi piazze finanziarie
emergenti (Shanghai +79%, Corea +46%, Hong Kong +44%, Bombay +22%),
come pure ai maggiori mercati storici (Nasdaq Usa +133%, Nyse +70%,
Tokyo +55%, Francoforte +41%).
L'effetto più evidente di queste dinamiche è il moderato
incremento del valore complessivo delle 23 maggiori piazze mondiali
(21mila miliardi di euro, +63% nel decennio), quale somma dei
12mila miliardi di euro per le economie mature (+42%) e dei 9mila
generati da quelle emergenti (+225%).
Il peso delle borse delle economie mature si è conseguentemente
ridotto dall'88% al 76% del totale ed in questo trend l'incidenza
della Borsa italiana, già marginale a fine 2005 (2%), ha accusato
una sensibile flessione, arrivando allo 0,8% nell'agosto 2016.
Rispetto al Pil, all'agosto 2016 la Borsa italiana (26%) è la
meno rappresentativa tra i principali 23 mercati internazionali: ci
precedono Messico e Russia (40%), Brasile (41%), Francoforte e
Indonesia (49%), con tutte le altre maggiori piazze oltre il 50%
dei rispettivi Pil (inclusa Shanghai, che toccava il 70% del Pil
grazie al 31% di Hong Kong).
fch
(END) Dow Jones Newswires
October 26, 2016 09:00 ET (13:00 GMT)
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