Il Ftse Mib (-0,22% a 16893 punti) resta sostanzialmente stabile dopo la pubblicazione dei dati macroeconomici: l'Istat ha confermato a +0,3% t/t il Pil italiano del terzo trimestre mentre il tasso di disoccupazione dell'Eurozona di ottobre si e' attestato al 9,8% dal 9,9% di settembre.

"Il Pil non ha sorpreso molto gli operatori. Per quanto riguarda la disoccupazione dell'Eurozona la discesa e' ben gradita", dichiara uno strategist contattato da MF-Dowjones, aggiungendo che "siamo in fase di prese di profitto/cautela a livello europeo in quanto gli investitori attendono il risultato del referendum. Sul fronte dei dati macro aspettiamo i non farm payroll di domani".

A piazza Affari in luce Bper (+3,27% a 3,914 euro). Mediobanca Securities conferma sul titolo la raccomandazione outperform e il prezzo obiettivo a 4,8 euro evidenziando che secondo MF la banca sta preparando una nuova offerta su CariFerrara.

Tra gli altri bancari Mediobanca -0,15%, Unicredit -0,2%, Ubi B. -0,76%, B.Popolare -0,93%, B.P.Milano -0,95%, Intesa Sanpaolo -1,15% e B.Mps -1,4%. In un report sul comparto bancario italiano Credit Suisse dichiara che il suo scenario peggiore (bail-in) dopo il referendum non e' ancora stato prezzato dal titolo. In ogni caso, una vittoria del Si potrebbe generare una reazione positiva delle azioni bancarie.

Eni guadagna l'1,83% a 13,38 euro. Credit Suisse lima il target price del titolo da 15,8 a 15,5 euro, livello che resta comunque sopra gli attuali prezzi di Borsa. Il rating viene confermato a outperform.

Sul resto del listino si segnala Creval (+4,08% a 0,3034 euro). Banca Imi ha aggiornato il Tp da 0,45 a 0,43 euro (buy).

Bene Glenalta (+2,53% a 10,15 euro). Ieri l'assemblea della Spac ha approvato, in sede straordinaria, il progetto di fusione con GF Group con il voto favorevole del 95,61% dei presenti (corrispondente a circa il 61,15% del capitale sociale ordinario).

sda

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(END) Dow Jones Newswires

December 01, 2016 05:09 ET (10:09 GMT)