Il Ftse Mib continua a scambiare in lieve calo e perde lo 0,17% a 16.901 punti. In negativo anche l'Ibex (-0,57%), il Cac-40 (-0,78%), il Dax (-1,07%) e il Ftse 100 (-1,34%).

"Il principale indice milanese sovraperforma il resto delle piazze europee grazie al settore Oil&Gas (Eni +1,98%, Tenaris +1,26% e Saipem +0,45%, ndr) che continua a essere buona con il Brent che e' salito a circa 52 dollari al barile", nota un gestore contattato da MF-Dowjones, aggiungendo che "mentre ieri l'attenzione si e' rivolta tutta al meeting dell'Opec, oggi il referendum torna a essere l'unico pensiero degli investitori. Manca ormai poco all'esito".

A piazza Affari aumentano gli acquisti su Bper (+6,28% a 4,028 euro) con il mercato che torna a focalizzarsi su una possibile fusione con il Creval (+5,11%). Tra gli altri titoli del settore Unicredit +0,99%, B.Popolare +0,82%, B.P.Milano +0,75%, Ubi B. +0,66%, Mediobanca +0,15%, Intesa Sanpaolo -0,48% e B.Mps -2,29%.

Molto bene anche Luxottica (+2,14%) e Generali Ass. (+1,59% a 12,11 euro), quest'ultima definita da Equita Sim come "candidata all'upgrade".

Male invece Ferrari (-1,45% a 50,95 euro). Secondo Banca Imi la notizia che verrá imposta un'ulteriore tassa del 10% sulle macchine di lusso in Cina è senza dubbio negativa. In rosso pure Snam (-3,5%), Recordati (-2,88%) e FinecoBank (-2,09%).

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December 01, 2016 07:10 ET (12:10 GMT)

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