Il Ftse Mib (+0,1% a 16.946 punti) continua a scambiare poco distante dalla parita': l'Ibex segna un -0,31%, il Cac-40 un -0,38%, il Dax un -0,81% e il Ftse 100 un -1,06%.

Sul fronte macroeconomico le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono salite di 17.000 unitá a quota 268.000. Il dato è peggiore del consenso visto che gli economisti si aspettavano un lieve aumento a quota 253.000 unitá.

Un esperto interpellato da MF-Dowjones spiega che "in questa fase prevale l'attesa per il referendum italiano. Il dato macro che potrebbe catalizzare l'attenzione degli investitori e' quello sui non farm payroll" di novembre Usa in agenda per domani alle 14h30.

A piazza Affari proseguono gli acquisti su Bper (+6,44% a 4,034 euro) con il focus degli investitori che torna sulla possibile operazione di fusione con Creval (+5,87%). Tra gli altri bancari Ubi B. +1,61%, Unicredit +1,58%, B.Popolare +1,49%, Mediobanca +0,92%, Intesa Sanpaolo +0,57% e B.Mps -1,4%.

In rialzo Tenaris (+2,46%) ed Eni (+2,28% a 13,44 euro) che resta nella Focus List Europe di Citigroup con rating buy e prezzo obiettivo a 17 euro. In lieve calo Leonardo Spa (-0,33% a 12,21 euro). Banca Akros conferma comunque sul titolo la raccomandazione buy e il target price a 15 euro.

Scambiano in rosso Snam (-3,78%), Recordati (-3,11%), FinecoBank (-2,25%), Terna (-1,91%) e A2A (-1,78%).

Sul resto del listino si segnala Sogefi (-0,38% a 2,092 euro). Banca Imi ha aumentato il Tp sul titolo da 1,7 a 2,3 euro, ribadendo il rating hold. In luce Italia Independent (+8,49% a 3,27 euro) che rimbalza dopo i recenti cali.

sda

 

(END) Dow Jones Newswires

December 01, 2016 09:00 ET (14:00 GMT)

Copyright (c) 2016 MF-Dow Jones News Srl.