Enel: con Fond.Symbola presenta campioni mobilità elettrica
15 Febbraio 2017 - 03:21PM
MF Dow Jones (Italiano)
La mobilità sta entrando in una nuova era, più sostenibile ed
efficiente. La maturità delle tecnologie di stoccaggio
dell'elettricità e quella dei motori, la diffusione sempre più
ampia delle fonti di energia rinnovabili e delle reti di
distribuzione intelligenti, gli obiettivi posti dalla sfida
climatica, ci fanno dire che la mobilità elettrica può essere
quella del nuovo millennio. Una sfida che l'Italia può affrontare
grazie al lavoro di piccole e grandi realtà di una filiera che sta
già giocando un ruolo importante nello sviluppo del settore.
Per dare voce a questa Italia innovativa, visionaria e
competitiva è nato lo studio "100 Italian e-mobility stories"
promosso da Enel e Fondazione Symbola e presentato oggi a Roma
dall'a.d. e d.g. di Enel, Francesco Starace, e dal presidente di
Symbola, Ermete Realacci. Un rapporto dedicato alla filiera
italiana della mobilità elettrica, che raccoglie esperienze
eccellenti dalla realizzazione e costruzione dei veicoli alle
batterie, dalla componentistica al design, dalle ricariche alle app
dedicate ai servizi tradizionali.
La mobilità elettrica incrocia gli obiettivi posti dal contrasto
ai mutamenti del clima grazie anche alla complementarietà con la
crescita delle energie da fonti rinnovabili. In Europa un quarto
delle emissioni climalteranti è prodotto dai veicoli, si capisce
quanto la mobilità elettrica insieme al potenziamento del trasporto
pubblico e della ciclabilità, sia in grado di dare un contributo
sostanziale alla riduzione dell'inquinamento.
La diffusione di auto elettriche cresce rapidamente: +33% in
Europa nel primo trimestre del 2016 rispetto all'anno precedente.
Cresce soprattutto negli Stati Uniti e in Cina, che insieme a
Norvegia e Olanda rappresentano il 70% delle vendite mondiali. Le
e-car sono state protagoniste al salone dell'auto di Parigi ed è
significativo l'avvio delle prime partnership tra costruttori di
auto e energy utility, che vede l'Italia protagonista di un nuovo
modello di business e con servizi inediti per i clienti finali.
L'Italia con 6.000 vetture conta solo lo 0,01% dei veicoli
elettrici, a fronte del 25% della Norvegia o del 10% dell'Olanda.
Il nostro Paese non è ancora ai livelli del Nord Europa per
infrastruttura di ricarica, ma è un gap superabile con strategie
lungimiranti e politiche adeguate.
Come dimostra "100 Italian e-mobility stories" le nostre imprese
e i nostri centri di ricerca sono pronti ad affrontare la sfida
della nuova mobilità. L'auto elettrica sposa l'innovazione
proveniente da altri settori, a partire dalla rete elettrica,
spinge sull'efficienza del motore, sulla durabilità delle batterie,
sul retrofit elettrica di auto tradizionali, sul recupero dei
materiali in un'ottica circolare.
Con l'elettrico aumenta l'efficienza del motore. Quello termico,
in un'ottica dal pozzo alla ruota (l'analisi cosiddetta W2W
"well-to-wheel"), ha un'efficienza del 17-19%, quello elettrico di
circa il 36%. E con l'aumento delle rinnovabili nella produzione
nazionale (oggi circa al 40%) questa efficienza non potrà che
progredire, riducendo emissioni di CO2 e inquinamento.
"L'Italia è il paese dei talenti, soprattutto nell'ambito del
design e della manifattura e il settore della mobilità elettrica
non fa eccezione. Con questa raccolta di storie vogliamo celebrare
l'eccellenza del Made in Italy ma anche dare un impulso alla
diffusione dei veicoli elettrici - commenta l'a.d. di Enel,
Francesco Starace. Enel, insieme ad alcune delle principali case
automobilistiche, è in prima linea nello sviluppo di offerte e
servizi integrati per i clienti e di una infrastruttura di ricarica
capillare, come quella che stiamo realizzando lungo l'asse
autostradale italiano. Inoltre siamo i primi al mondo ad aver
sviluppato una tecnologia, il Vehicle to Grid, che utilizza i
veicoli elettrici anche per garantire maggiore efficienza e
stabilità alla rete di distribuzione consentendo, allo stesso
tempo, di generare ricavi per i proprietari".
"Nonostante problemi noti e antichi come il debito pubblico, la
diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza, una burocrazia
spesso soffocante - afferma il presidente della Fondazione Symbola,
Ermete Realacci - l'Italia è anche un Paese in cui i problemi
convivono con le eccellenze. Sa innovare senza perdere la sua
anima, guarda al mondo coi piedi ben piantati sui territori e tra
le comunità, scommette sulla coesione e sulla qualità. Puntare
sulla sostenibilità e sull'efficienza, nella mobilità, come negli
altri settori, è la strada del futuro e va nella direzione
dell'Accordo di Parigi. È da questi talenti, da queste energie che
dobbiamo partire: incoraggiandoli, valorizzandoli e portandoli a
sistema. Solo se l'Italia fa l'Italia, saprà affrontare con
successo le difficoltà che la attendono".
com/gug
(END) Dow Jones Newswires
February 15, 2017 09:06 ET (14:06 GMT)
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