Nel 2016 l'export alimentare italiano ha registrato una crescita record del 3,6% raggiungendo quota 36 miliardi di euro (che salgono a 38 mld se si prende come riferimento l'intero comparto agroalimentare).

È quanto si apprende da un'elaborazione su dati Istat effettuata dal Centro Studi Federalimentare. Dall'indagine emerge che i mercati chiave per i prodotti italiani sono risultati Usa, Germania, Francia, Spagna, Canada, Corea del Sud, alcuni Paesi dell'est europeo (Slovacchia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Polonia) e alcune aree medio orientali (Libia, Algeria, Tunisia). Altre piazze tra cui Cina, Giappone, Brasile e Turchia hanno segnato invece un rallentamento legato principalmente a fattori esogeni. Positivo anche il dato delle esportazioni verso la Russia, in ripresa con un +3,4%.

Il trend dovrebbe proseguire anche nel 2017. Le previsioni sono ottimistiche e prospettano un incremento ulteriore del 5%. Tuttavia ci si chiede come evolveranno i mercati esteri a seguito dei molteplici cambiamenti geopolitici.

Questo e altri temi, verranno affrontati dalla nuova edizione di Cibus Connect kermesse che Fiere di Parma e Federalimentare organizzano negli anni dispari (a Parma dal 12 al 13 aprile 2017).

All'evento parteciperanno 500 aziende alimentari italiane, selezionate tra quelle maggiormente vocate all'export, che esporranno i loro prodotti e incontreranno circa 750 top buyer internazionali e migliaia di operatori del settore. Tra le imprese espositrici saranno presenti anche 50 produttori di nicchia selezionati dal presidio Slow Food.

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March 20, 2017 11:52 ET (15:52 GMT)

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