La nuova Saipem è pronta a partire. Dal 2 maggio, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la società di ingegneria petrolifera guidata dall'ad Stefano Cao non opererà più con l'attuale struttura, ma attraverso cinque divisioni, che faranno capo alla Spa. Il modello Fit for the future 2.0 è studiato per facilitare partnership e cogliere opportunità di fusioni e acquisizioni nei singoli settori di business: Offshore, Perforazioni offshore, Onshore, Perforazioni onshore, e un segmento tutto nuovo, Ingegneria e servizi a valore aggiunto. Il processo avrà una fase di implementazione nella seconda metà del 2017 e non sarà indolore: comporterà la riduzione di circa 800 dipendenti nello staff europeo della corporate (di questi, 150 sono già stati tagliati), e un impatto stimato in circa 30 milioni di euro come oneri di riorganizzazione, che si scaricheranno sull'utile netto di questo esercizio, previsto intorno ai 200 milioni di euro.

Tra meno di un anno, a febbraio 2018, verrà effettuato anche un altro impairment test, contestuale all'approvazione del nuovo piano. L'ultimo, arrivato a chiusura dei conti 2016, ha fatto emergere perdite di valore per oltre due miliardi di euro, facendo precipitare il risultato netto a - 2,087 miliardi di euro. Le svalutazioni hanno riguardato tutte le attività che stanno per confluire nelle divisioni, e con oltre un miliardo di euro hanno toccato soprattutto le perforazioni offshore. Proprio ieri, nei suoi cantieri di Karimum, in Indonesia, Saipem ha consegnato a Eni la piattaforma galleggiante di produzione Jangkrik, che opererà nel blocco Muara Bakau nelle acque dello stretto di Makassar , e sarà collegata a 10 pozzi di produzione sottomarini.

red/lab

 

(END) Dow Jones Newswires

March 22, 2017 03:32 ET (07:32 GMT)

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