Oltre 50 mld per 4 anni a tasso zero. O addirittura negativi (-0,4%) se saranno centrati i target di crescita degli impieghi. Le banche italiane, secondo quanto raccolto da Il Sole 24 ore, si preparano a fare il pieno, o comunque a esaurire quasi completamente la disponibilità residua all'ultima asta Tltro 2 della Bce che si chiude oggi.

Rispetto a nove mesi fa, quando e' partito il nuovo ciclo di iniezioni di liquidità voluto dalla Bce, le probabilità di un rialzo generalizzato dei tassi sono decisamente più elevate e cosi' l'offerta di Mario Draghi suona molto più appetitosa, a maggior ragione vista la maggior cautela a finanziarsi sull'obbligazionario: di qui le previsioni sulla vigilia, che stimavano un tiraggio complessivo compreso tra i 125 e i 200 mld in tutta Europa (ma la forchetta potrebbe ampliarsi ancora).

Intesa Sanpaolo, che finora su una capacità di 57 mld ne aveva richiesti 44,5 dovrebbe ora richiedere una somma importante e pertanto vicina alla disponibilità residua; anche Unicredit, che dopo i 27 mld di giugno si era pressoché fermata, potrebbe alzare decisamente il tiro grazie anche alla rinnovata capacità di credito in forza dell'aumento di capitale. Ferma B.Mps, Banco Bpm potrebbe richiedere i 3,1 mld residui dopo i 18,3 tirati dalle due banche prefusione; a Ubi mancano 2,5 mld per centrare il target annunciato di 12,5; a Bper circa 4 per raggiungere il tetto di 9,1. Della partita sarà il Creval con una richiesta di circa 1 mld.

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(END) Dow Jones Newswires

March 22, 2017 04:38 ET (08:38 GMT)

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