La principale associazione asiatica del mercato dei capitali, l'Asifma, ha esortato la Cina ad accelerare l'implementazione delle riforme, visto che Pechino sta affrontando deflussi di capitali senza precedenti e un significativo deprezzamento della valuta.

Secondo un rapporto dell'Associazione, le autorità cinesi dovrebbero introdurre ulteriori misure per aumentare la liquidità dei mercati azionari e obbligazionari e renderli così maggiormente appetibili per gli investitori esteri.

Negli ultimi anni, la Cina ha adottato misure volte a ridurre la burocrazia per gli investitori stranieri semplificando, ad esempio, le regole di accesso al mercato e aprendo il proprio mercato obbligazionario a gestori di fondi globali. Alla fine del 2015, le autorità cinesi hanno anche liberalizzato i tassi di interesse, eliminando il massimale sui depositi delle banche.

Tuttavia, l'amministratore delegato di Asifma Mark Austen ritiene che sebbene "sia stato fatto molto, c'è ancora molto da fare".

Infatti, gli investitori concordano sul fatto che una maggiore liberalizzazione del mercato dei capitali cinese sarebbe un modo per contrastare l'enorme problema del deflusso dei capitali e del deprezzamento della divisa.

Inoltre, un altro motivo per la Cina per accelerare le riforme in questo momento è il crescente debito del paese, su cui il Fondo monetario internazionale ed altre organizzazioni hanno già lanciato i propri avvertimenti. La situazione debitoria della Cina presenta un livello pari al 232% del prodotto interno lordo, dal 150% di dieci anni fa. Il livello è superiore a quello di altre economie in via di sviluppo dell'Asia, come l'India e la Malesia, dove il debito si attesta rispettivamente al 138% e al 193% del Pil.

Nel documento, Asifma ha elaborato per le autorità cinesi delle raccomandazioni assai varie, molte delle quali richiedono un coordinamento tra i diversi organismi di regolamentazione.

rsl

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March 22, 2017 07:46 ET (11:46 GMT)

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