Alimentazione: ok al menu' vegano a scuola (Italia Oggi)
24 Marzo 2017 - 09:02AM
MF Dow Jones (Italiano)
Sì al menu vegano per all'allievo della scuola
dell'infanzia. Il Comune non può negare la dieta senza carne,
pesce, uova,
latte e derivati al bambino che l'ha seguita fin dalla nascita
senza
spiegare le "ragioni giuridiche" del suo rifiuto. È escluso che
l'ente
possa limitarsi a indicare l'elenco tassativo dei quattro menu
alternativi
a quello standard che offre ai bimbi dei suoi asili: ogni
provvedimento
dell'Amministrazione deve infatti essere motivato e mai essa "è
libera di
agire secondo arbitrio". È quanto emerge dalla sentenza 107/17,
pubblicata
dalla sezione autonoma di Bolzano del tribunale regionale di
giustizia
amministrativa.
Vittoria per la mamma altoatesina, scrive Italia Oggi,
difesa
dall'avvocato Carlo Prisco. È un certificato medico del pediatra
che
consiglia di escludere gli alimenti indicati dalla dieta del
bambino
perché potrebbero avere "effetti non favorevoli", visto che in
famiglia è
il piccolo stato abituato così. Il provvedimento dell'ente
locale è
annullato per carenza di motivazione perché a fondamento del
niet non
risulta posta alcuna previsione normativa o regolamentare. Anche
in sede
giurisdizionale il Comune non è in grado di motivare il diniego:
inutile
per l'amministrazione invocare la delibera della Giunta,
limitandosi ad
affermare di non avere "alcun obbligo di fornire un menu vegano
ai bambini
iscritti nei suoi asili" senza indicare alcuna norma o atto
come
addentellato: "tanto basta a rendere illegittimo il
provvedimento",
scrivono i giudici amministrativi. La sentenza cita la legge
regionale del
Trentino Alto Adige ma il principio applicato è analogo alla
normativa
nazionale sull'obbligo di motivazione dei provvedimenti
amministrativi:
l'ente "deve sempre operare secondo la legge", altrimenti non
può
provvedere esercitando il suo potere. "Tanto le norme
costituzionali
italiane, quanto le linee guida del ministero della salute del
2010 -
osserva l'avvocato Prisco - garantiscono e tutelano il diritto
dei
cittadini di esigere il rispetto delle loro scelte etiche, anche
in ambito
alimentare. Di fronte a diritti di rango costituzionale nulla
possono le
delibere comunali". Al Comune non resta che pagare le spese di
lite.
red/lab
(END) Dow Jones Newswires
March 24, 2017 03:47 ET (07:47 GMT)
Copyright (c) 2017 MF-Dow Jones News Srl.