Euro: Praet (Bce), lira non risolverebbe problemi Italia (Sole)
24 Marzo 2017 - 9:03AM
MF Dow Jones (Italiano)
L'Italia, uno dei Paesi fondatori della Ue e padrona di
casa delle celebrazioni di questo fine settimana per i 60 anni
dei
Trattati Ue ma è anche uno dei Paesi in cui l'euro è meno
popolare e dove
molti chiedono un ritorno alla lira ma "i sondaggi, a mio
parere, mostrano
una disaffezione verso la situazione generale, di cui l'euro
diventa un
capro espiatorio. In Italia, le conseguenze di questa narrativa
sono
semplicemente sbagliate".
Lo afferma in un'intervista al Sole 24 Ore, il capo economista
della
Banca centrale europea, Peter Praet, aggiungendo che
"l'alternativa
nostalgica secondo cui tutto andrà a posto con il solo ritorno
alla lira
equivale a imbrogliare la gente. Il costo di un cambiamento di
regime
monetario sarebbe enorme e i poveri sarebbero la parte della
popolazione
che ne soffre di più".
"In Italia - continua - ci sono problemi reali, per esempio nel
sistema
dell'istruzione, nella partecipazione femminile alla forza
lavoro, nella
preparazione della manodopera, nella qualità della pubblica
amministrazione, nella diffusione delle tecnologie. Il
miglioramento in
queste aree creerà ricchezza e questa ricchezza dev'essere
inclusiva, per
evitare un'altra fonte di populismo. È meglio guardare alla
lista di
riforme dell'Ocse: alcune sono state adottate e stanno
producendo
risultati, ma la lista delle cose da fare è ancora molto
lunga.
Alla domanda su cosa può fare la Bce, Praet risponde che "noi
dobbiamo
avere successo nell'adempiere al nostro mandato di mantenere la
stabilità
dei prezzi nel medio termine, creando in questo modo creando le
condizioni
per una crescita sostenibile. Dobbiamo continuare a essere una
fonte di
stabilità in una situazione di volatilità. Il nostro mandato è
limitato.
Le politiche strutturali non rientrano nei nostri compiti, ma
sono la
responsabilità dei Governi", conclude.
pev
(END) Dow Jones Newswires
March 24, 2017 03:48 ET (07:48 GMT)
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