Ue: Salini, a rischio esclusione Leonardo da gara satelliti Galileo
24 Marzo 2017 - 01:23PM
MF Dow Jones (Italiano)
"La gara europea per lo sviluppo del sistema di satelliti
Galileo è una partita cruciale per tutta Europa: è inaccettabile
che a gestirla sia la sola Germania. Se il bando per il 3* lotto
fosse aggiudicato scegliendo a priori la strada del fornitore unico
invece che a due fornitori, di fatto la commessa finirebbe
direttamente nelle mani esclusive della tedesca OHB, escludendo
Thales Alenia Space, la joint venture con Leonardo, consorzio
guidato dall'Italia e composto anche da Francia, Spagna e
Belgio".
Lo dichiara l'eurodeputato di Forza Italia-PPE, Massimiliano
Salini, in merito alla gara europea per il 3* lotto dei satelliti
Galileo e al rischio di esclusione del consorzio di industrie a
guida italiana, alla luce dell'orientamento dall'Agenzia Spaziale
Europea a favore della soluzione unica e delle pressioni che la
Germania avrebbe esercitato sul Collegio dei Commissari, a
beneficio esclusivo del sistema industriale tedesco.
L'eurodeputato invoca un intervento urgente del governo
Gentiloni affinché stimoli con ogni mezzo la Commissione Ue ad
optare invece per il doppio fornitore del 3* lotto di Galileo: "E'
una partita importantissima e mi sconcerta che la delegazione
italiana all'Europarlamento sia stata informata solo in extremis.
Non vorrei che il valzer delle nomine nelle aziende partecipate
avesse distratto l'esecutivo fino a dimenticare che esistono piani
industriali da portare avanti".
"Assegnare il contratto con il double sourcing - spiega Salini,
membro della Commissione Industria del Parlamento Ue -
consentirebbe a tutti i Paesi membri in campo di condividere un
lavoro strategico per il programma dell'Agenzia Spaziale Europea,
rafforzandolo e rendendolo ancora più competitivo".
"I risparmi iniziali dell'offerta tedesca sono trascurabili, in
quanto il problema dei costi va valutato secondo una logica
industriale di lungo periodo e in un quadro strategico d'insieme:
la doppia fornitura taglierebbe infatti le spese di manutenzione
dopo i lanci, scongiurerebbe un monopolio nocivo e conterrebbe i
costi di produzione dei satelliti, rientrando inoltre nella logica
di una piena cooperazione tra Paesi Ue".
"Non essendoci ragioni tecnologiche o evidenze di risparmi
economici sostanziali - conclude Salini - la scelta della
Commissione per la singola fornitura sarebbe squisitamente
politica, a beneficio esclusivo della solita Germania. Andrebbe
però in scena il volto peggiore dell'Europa e non possiamo
permetterlo: sarebbe un duro colpo alla credibilità dell'Ue,
pessimo biglietto da visita in vista del suo rilancio nell'anno
delle celebrazioni dei Trattati di Roma".
pev
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March 24, 2017 08:08 ET (12:08 GMT)
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