WALL STREET: prosegue sulla parità ma fiducia vola su massimi da 2000
28 Marzo 2017 - 05:04PM
MF Dow Jones (Italiano)
Wall Street continua a trattare intorno alla parità. Il Dow
Jones sale dello 0,15% e l'S&P 500 dello 0,1%, mentre il Nasdaq
Composite scende frazionalmente dello 0,05%. Bene i prezzi del
petrolio che avanzano dell'1,3% circa.
E' tornata la calma sui mercati dopo il fallimento della riforma
dell'Obamacare, ma "gli ostacoli nel primo vero appuntamento
politico di Trump hanno sollevato dubbi sulle capacitá del
presidente di realizzare il programma e sui tempi di attuazione
delle importantissime misure di politica economica riguardanti la
riforma fiscale ed il piano di spesa infrastrutturale, sulla cui
attesa si è poggiato principalmente il rally post-elezioni",
affemano gli analisti di Banca del Piemonte, puntualizzando che
"dollaro e mercati azionari saranno, nei prossimi giorni,
condizionati quasi esclusivamente da queste dinamiche
politiche".
L'inattesa bocciatura della riforma dell'Obamacare "non può
essere liquidata come un incidente di percorso" per vari motivi,
aggiunge Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners,
spiegando che il fallimento "infligge un pesante colpo all'aura di
'deal maker' del presidente Trump e dimostra l'inefficacia dei suoi
metodi coercitivi per ottenere il consenso al Congresso. E'
evidente che per il futuro i provvedimenti dovranno godere di un
consenso piú largo nel partito, il che richiederá tempo e
attitudine al compromesso".
Inoltre per l'esperto "mostra chiaramente le divisioni
all'interno del partito. Se l'accordo è affondato a causa di un
gruppo di radicali, è evidente che la parte moderata non ha
permesso a Trump e Ryan di andare incontro alle loro
richieste".
Sersale fa poi notare che "la robusta maggioranza alla Camera
(237 membri su 435) non è stata sufficiente ad abolire una riforma
definita disastrosa. Dovremmo credere che con la riforma fiscale
invece filerá tutto liscio? L'ultima risale a Ronald Reagan, che ci
mise 4 anni per realizzarla".
Lo strategist evidenzia inoltre che la riforma dell'Obamacare
"doveva fornire un risparmio fiscale da utilizzare per le
coperture, risparmio fiscale che ora viene a mancare. Discorso
simile per il piano infrastrutture e l'inizio della costruzione del
muro".
Infine per l'esperto "la sconfitta rischia di complicare anche
il passaggio, entro la scadenza del 28 aprile, del budget
necessario a finanziare l'attivitá governativa fino a fine anno,
con i democratici che affilano giá le armi. Il rischio che si corre
è di un nuovo shutdown governativo".
In sintesi, conclude Sersale, "l'abolizione dell'Obamacare
doveva costituire il primo punto di peso segnato da Trump e invece
il suo fallimento espone chiaramente le difficoltá realizzative del
suo programma e le divisioni interne al partito".
Nel frattempo però sul fronte macroeconomico sono arrivate buone
notizie. L'indice sulla fiducia dei consumatori negli Usa si è
attestato a marzo a 125,6 punti, sopra il consenso a quota 113 e in
rialzo rispetto ai 116,1 di febbraio. Quello relativo alle
aspettative è salito a 113,8 punti dai 103,9 dello scorso mese,
mentre quello sulla situazione attuale è cresciuto a 143,1 da
134,4.
"Il dato sulla fiducia dei consumatori statunitensi si è
rivelato decisamente incoraggiante, battendo tutti gli indici
precedenti e attestandosi al livello piú alto dal dicembre del
2000", spiega Vincenzo Longo, strategist di Ig, puntualizzando che
"le figure di oggi possono rassicurare gli operatori dopo la
mancata approvazione alla Camera della riforma dell'Obamacare
proposta da Donald Trump".
Sempre sul fronte macroeconomico l'indice S&P/Case-Shiller
dei prezzi delle case nelle 20 maggiori cittá degli Usa è salito
dello 0,2% a livello mensile a gennaio, mentre ha mostrato un
progresso del 5,7% a livello tendenziale. Quello riferito alle 10
maggiori cittá è invece salito dello 0,3% base mensile e del 5,1%
a/a.
Sul valutario il cambio euro/usd tratta a 1,0868 con minimo
intraday a 1,0845 e massimo a 1,0872, mentre sull'obbligazionario
il rendimento del Treasury biennale è in lieve rialzo all'1,27% e
quello del decennale in leggero calo al 2,366%.
alb
alberto.chimenti@mfdowjones.it
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March 28, 2017 10:49 ET (14:49 GMT)
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