Wall Street continua a trattare intorno alla parità. Il Dow Jones sale dello 0,15% e l'S&P 500 dello 0,1%, mentre il Nasdaq Composite scende frazionalmente dello 0,05%. Bene i prezzi del petrolio che avanzano dell'1,3% circa.

E' tornata la calma sui mercati dopo il fallimento della riforma dell'Obamacare, ma "gli ostacoli nel primo vero appuntamento politico di Trump hanno sollevato dubbi sulle capacitá del presidente di realizzare il programma e sui tempi di attuazione delle importantissime misure di politica economica riguardanti la riforma fiscale ed il piano di spesa infrastrutturale, sulla cui attesa si è poggiato principalmente il rally post-elezioni", affemano gli analisti di Banca del Piemonte, puntualizzando che "dollaro e mercati azionari saranno, nei prossimi giorni, condizionati quasi esclusivamente da queste dinamiche politiche".

L'inattesa bocciatura della riforma dell'Obamacare "non può essere liquidata come un incidente di percorso" per vari motivi, aggiunge Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners, spiegando che il fallimento "infligge un pesante colpo all'aura di 'deal maker' del presidente Trump e dimostra l'inefficacia dei suoi metodi coercitivi per ottenere il consenso al Congresso. E' evidente che per il futuro i provvedimenti dovranno godere di un consenso piú largo nel partito, il che richiederá tempo e attitudine al compromesso".

Inoltre per l'esperto "mostra chiaramente le divisioni all'interno del partito. Se l'accordo è affondato a causa di un gruppo di radicali, è evidente che la parte moderata non ha permesso a Trump e Ryan di andare incontro alle loro richieste".

Sersale fa poi notare che "la robusta maggioranza alla Camera (237 membri su 435) non è stata sufficiente ad abolire una riforma definita disastrosa. Dovremmo credere che con la riforma fiscale invece filerá tutto liscio? L'ultima risale a Ronald Reagan, che ci mise 4 anni per realizzarla".

Lo strategist evidenzia inoltre che la riforma dell'Obamacare "doveva fornire un risparmio fiscale da utilizzare per le coperture, risparmio fiscale che ora viene a mancare. Discorso simile per il piano infrastrutture e l'inizio della costruzione del muro".

Infine per l'esperto "la sconfitta rischia di complicare anche il passaggio, entro la scadenza del 28 aprile, del budget necessario a finanziare l'attivitá governativa fino a fine anno, con i democratici che affilano giá le armi. Il rischio che si corre è di un nuovo shutdown governativo".

In sintesi, conclude Sersale, "l'abolizione dell'Obamacare doveva costituire il primo punto di peso segnato da Trump e invece il suo fallimento espone chiaramente le difficoltá realizzative del suo programma e le divisioni interne al partito".

Nel frattempo però sul fronte macroeconomico sono arrivate buone notizie. L'indice sulla fiducia dei consumatori negli Usa si è attestato a marzo a 125,6 punti, sopra il consenso a quota 113 e in rialzo rispetto ai 116,1 di febbraio. Quello relativo alle aspettative è salito a 113,8 punti dai 103,9 dello scorso mese, mentre quello sulla situazione attuale è cresciuto a 143,1 da 134,4.

"Il dato sulla fiducia dei consumatori statunitensi si è rivelato decisamente incoraggiante, battendo tutti gli indici precedenti e attestandosi al livello piú alto dal dicembre del 2000", spiega Vincenzo Longo, strategist di Ig, puntualizzando che "le figure di oggi possono rassicurare gli operatori dopo la mancata approvazione alla Camera della riforma dell'Obamacare proposta da Donald Trump".

Sempre sul fronte macroeconomico l'indice S&P/Case-Shiller dei prezzi delle case nelle 20 maggiori cittá degli Usa è salito dello 0,2% a livello mensile a gennaio, mentre ha mostrato un progresso del 5,7% a livello tendenziale. Quello riferito alle 10 maggiori cittá è invece salito dello 0,3% base mensile e del 5,1% a/a.

Sul valutario il cambio euro/usd tratta a 1,0868 con minimo intraday a 1,0845 e massimo a 1,0872, mentre sull'obbligazionario il rendimento del Treasury biennale è in lieve rialzo all'1,27% e quello del decennale in leggero calo al 2,366%.

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

March 28, 2017 10:49 ET (14:49 GMT)

Copyright (c) 2017 MF-Dow Jones News Srl.