Il Ftse Mib ha chiuso la prima seduta della settimana con un -1,67% a 19.442 punti.

Gli investitori continuano ad alleggerire le posizioni in vista del primo turno delle elezioni presidenziali francesi che si terranno domenica. Dagli ultimi sondaggi emerge che la leader del Front National, Marine Le Pen, e il candidato di centro, Emmanuel Macron, sono in testa nelle intenzioni di voto. Tuttavia Jean-Luc Melenchon di recente ha guadagnato terreno nei sondaggi: per Danske Bank il caso peggiore per i mercati sarebbe una vittoria di Melenchon e Le Pen al primo turno delle elezioni.

Oltre alle elezioni francesi pesano le incertezze geopolitiche e il fatto che il premier britannico Theresa May abbia annunciato elezioni anticipate l'8 giugno in Gran Bretagna.

I dati macroeconomici sono passati cosi' in secondo piano: a marzo il numero di cantieri avviati per la costruzione di nuove case negli Usa è sceso del 6,8% a livello mensile a 1,215 milioni di unitá, al di sotto del consenso a 1,26 mln, mentre la produzione industriale negli Usa è aumentata a livello mensile a marzo dello 0,5%, lievemente al di sopra delle attese del consenso (+0,4% m/m).

A piazza Affari in rosso le banche: Banco Bpm -2,5%, Intesa Sanpaolo -2,05%, Bper -1,97%, Ubi B. -1,59%, Mediobanca -1,22% e Unicredit -0,31%.

Male anche Mediaset (-3,96% a 3,488 euro) e Telecom I. (-2,69% a 0,779 euro) in attesa della decisione dell'Agcom sull'esposto sollevato da Mediaset per verificare la legittimitá della contemporanea presenza di Vivendi nel capitale del broadcaster (29%) e di Telecom Italia (23,9%). A detta di un gestore i titoli sono penalizzati dall'incertezza relativa alla strategia futura di Vivendi: al momento la visibilità è molto bassa.

Atlantia ha lasciato sul terreno il 3,79% a 23,09 euro in scia alla notizia relativa alla manifestazione di interesse per una possibile operazione societaria con Abertis.

Fca ha perso l'1,48% a 9,015 euro. Mediobanca Securities conferma la

raccomandazione outperform e il prezzo obiettivo a 14 euro sull'azione.

Gli analisti evidenziano che nel corso dell'assemblea è emerso come la

societá abbia messo in secondo piano la ricerca di un 'big deal', a

favore di intese di natura tecnologica.

Cnh I. -2,72% a 9,125 euro. Banca Imi ha comunque alzato sul titolo il rating da hold a buy, con prezzo obiettivo che sale da 9 a 11,5 euro.

In controtendenza invece Leonardo Spa (+3,18%) che come spiega un

analista ha beneficiato del rialzo della sterlina e Moncler (+0,56%).

Sul resto del listino si segnala Juventus che ha chiuso la seduta con un +15,97% a 0,65 euro. Si conferma dunque il trend positivo dell'azione, partito con l'approvazione dei conti semestrali (il titolo lo scorso 24 febbraio valeva 0,3355 euro). Il titolo ha beneficiato, oltre che dei dati di bilancio, del fatto che la societá è rimasta l'unica squadra italiana in corsa nella Champions League.

Bene anche Fincantieri (+2,3% a 0,78 euro). La societá e Viking Ocean Cruises hanno firmato un memorandum of agreement per la costruzione di due ulteriori navi da crociera, con l'opzione per altre due. Le nuove unitá saranno gemelle delle sei giá ordinate ed entreranno a far parte della flotta di Viking rispettivamente nel 2021 e nel 2022.

Amplifon ha guadagnato il 2,28% a 11,64 euro. Equita Sim stima per Amplifon, che pubblicherá i conti dei primi tre mesi il prossimo 27 aprile, un altro trimestre molto solido.

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

April 18, 2017 11:55 ET (15:55 GMT)

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