Giappone: +0,2% a/a inflazione core marzo
28 Aprile 2017 - 8:40AM
MF Dow Jones (Italiano)
I prezzi sono cresciuti in Giappone ad un ritmo più basso delle
aspettative a marzo, a causa dei rallentamenti nei consumi,
gettando dubbi sulla crescita dell'inflazione, solo un giorno dopo
che la BoJ ha abbassato le sue previsioni per l'anno fiscale
iniziato ad aprile.
L'indice dei prezzi al consumo core è cresciuto dello 0,2% a/a
da marzo scorso, mantenendo lo stesso incremento dello scorso mese,
secondo i dati rilasciati dal Ministero degli Interni e della
Comunicazione. In questo dato sono esclusi i beni alimentari
freschi. Gli economisti intervistati dal Nikkei prevedevano un
aumento dello 0,3%.
Il dato include un segnale d'allarme per la Banca centrale.
L'indice che esclude gli alimenti freschi e l'energia è diminuito
dello 0,1%. E' il primo calo da luglio 2013, da quando la BoJ ha
iniziato la sua politica monetaria ultra espansiva per sconfiggere
la bassa inflazione che affligge il Paese dalla seconda metà degli
anni '90.
I consumatori non sono intenzionati a spendere, nonostante i
miglioramenti nel mercato del lavoro. I posti di lavoro sono
aumentati, ma questo per ora non è servito a cambiare il
comportamento delle famiglie giapponesi, in genere molto caute, a
causa della bassa crescita salariale e delle prospettive economiche
del Paese.
La spesa delle famiglie è calata dell'1,3% rispetto al marzo
dello scorso anno, giù per il tredicesimo mese consecutivo, ha
affermato il ministro degli Interni di Tokyo. Questo dato è
peggiore dello 0,5% previsto dagli economisti.
Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 2,8% di marzo.
Le statistiche mostrano che ci sono 145 posti di lavoro per ogni
100 persone in cerca di occupazione, il dato più alto da novembre
1990.
dan
davide.annarumma@mfdowjones.it
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April 28, 2017 02:25 ET (06:25 GMT)
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