Le cessioni di sofferenze sono in graduale aumento.

Lo sottolinea Bankitalia nel bollettino sulla stabilità finanziaria spiegando che al calo delle consistenze dei crediti deteriorati hanno contribuito le cessioni di posizioni in sofferenza per circa 8 mld al lordo delle rettifiche, un miliardo in più rispetto al 2015.

Alcuni intermediari stanno definendo operazioni di importo rilevante, che dovrebbero concludersi nei prossimi mesi; tra questi, UniCredit prevede di cedere 17,7 miliardi di sofferenze lorde a un prezzo medio del 13%.

Il prezzo annunciato - molto più basso sia dei tassi di recupero medi osservati sulle sofferenze cedute nel periodo 2006-2015 (23%) sia dei prezzi di altre recenti operazioni - riflette, spiega Via Nazionale, la qualità del portafoglio in via di cessione, composto da posizioni in sofferenza nei confronti di imprese, per la maggior parte non assistite da garanzia e classificate in sofferenza da molto tempo. Crediti in sofferenza di questo tipo sono storicamente caratterizzati da tassi di recupero particolarmente contenuti.

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(END) Dow Jones Newswires

April 28, 2017 06:05 ET (10:05 GMT)

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