Conti pubblici: Panucci, urge correttivo su adempimenti Iva
02 Maggio 2017 - 11:02AM
MF Dow Jones (Italiano)
"Diverse sono le misure in materia di entrate, ma il primo
gruppo di norme che desta seria preoccupazione è quello che
concerne gli adempimenti Iva" per questo Confindustria chiede
urgentemente dei correttivi alla manovra del Governo.
Lo ha detto Marcella Panucci, direttore generale Confindustria,
durante
un'audizione sulla manovra spiegando che "il profilo più
sensibile riguarda i nuovi termini, notevolmente ridotti, per
esercitare il diritto alla detrazione dell'Iva assolta
sull'acquisto di beni e servizi. La scelta è motivata dall'esigenza
di incrociare i dati delle fatture emesse e ricevute a seguito
della reintroduzione, ad opera del decreto fiscale collegato alla
Legge di Bilancio 2017, dell'obbligo di comunicazione dei dati di
dette fatture". In sintesi, "le nuove comunicazioni Iva hanno
addossato sulle imprese nuovi costi di compliance, senza tuttavia
la prospettiva di una riforma strutturale e sistematica degli
adempimenti Iva, necessaria per allineare il nostro sistema ai
principali Paesi Ue.
La stessa noncuranza traspare, ora, nella consistente
contrazione dei termini per l'esercizio della detrazione e per la
correlata annotazione nei registri Iva. Per le fatture ricevute a
dicembre 2017, ad esempio, il lasso temporale a disposizione degli
operatori per annotare le fatture di acquisto e, conseguentemente,
detrarre l'Iva, passerà da 28 a 4 mesi: una contrazione
irrealistica, se si pensa alla quotidiana attività delle imprese di
recepimento, controllo e registrazione delle fatture di acquisto.
Occorre assolutamente ripensare questo termine", ha osservato
Panucci.
"Se tali considerazioni valgono a regime, destano forte
preoccupazione gli impatti immediati della misura in assenza di una
disciplina transitoria. Il tenore letterale della norma, infatti,
induce a ritenerla applicabile anche alle operazioni di acquisito
effettuate nel 2015 e 2016 e non ancora registrate. Per tali
operazioni, di fatto, non sarebbe più possibile esercitare la
detrazione, dal momento che, in base alla nuova disposizione,
sarebbe scaduto il termine per l'esercizio della stessa. Ne
consegue che l'Iva relativa alle fatture di acquisto 2015 e 2016 e
non ancora annotate sarebbe irrecuperabile per gli operatori, che
ne rimarrebbero incisi: una palese violazione del principio di
neutralità del tributo, che la Corte di Giustizia non esiterebbe, a
nostro avviso, a censurare".
Inoltre, continua il direttore generale di Confindustria,
"l'applicazione delle nuove modalità di detrazione agli anni
precedenti al 2017 confliggerebbe con i principi dello Statuto dei
diritti del Contribuente che, per le modifiche ai tributi
periodici, impone la decorrenza solo dal periodo di imposta
successivo a quello della loro introduzione e, comunque, vieta di
porre a carico dei contribuenti nuovi adempimenti, lasciando loro
meno di 60 giorni per assolverli. Pertanto, appare urgente un
correttivo che regoli almeno i profili di diritto intertemporale",
ha concluso.
pev
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May 02, 2017 04:47 ET (08:47 GMT)
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