Dal 2014 al 2017 per i principali incentivi diretti all'occupazione si sono spesi 27,7 miliardi di euro l'anno.

E' quanto si legge nella sintesi dello studio sulle politiche attive e sul sistema degli incentivi all'occupazione elaborato dal Servizio politiche attive e passive della Uil. "Partendo dal 2014 la spesa è stata di 3,7 miliardi di euro; nel 2015, anno in cui entra in vigore il Jobs Act con l'esonero contributivo triennale e pieno, il costo è stato di 5,1 miliardi di euro; nel 2016, anno in cui si aggiunge l'esonero contributivo biennale al 40%, il costo aumenta a 8,4 miliari di euro per effetto del cumulo dei 2 esoneri; per arrivare ai 10,4 miliardi di euro di spesa preventivata per il 2017".

"Interessante - sottolinea l'organizzazione sindacale - anche il dato che riguarda la spesa nel 2017 degli incentivi "superstiti", che ammonta a complessivi 2,8 miliardi di euro, di cui: 1,9 miliardi di euro per l'apprendistato; 530 milioni di euro per l'esonero annuale per le assunzioni nel Sud (Bonus Sud); 200 milioni di euro per il Bonus assunzioni di giovani Neet (Bonus Garanzia Giovani); 50 milioni di euro l'anno per le assunzioni di "giovani cervelli"; 33 milioni di euro per sostituzione maternità; 32 milioni di euro l'agevolazione dei contratti per donne e over 50; 32 milioni di euro per assegno di ricollocazione (sperimentale); 21 milioni di euro per il diritto al lavoro dei disabili; 15 milioni di euro per solidarietà espansiva; 13 milioni di euro per giovani genitori; 9 milioni di euro per lavoratori svantaggiati; 7,4 milioni di euro per le assunzioni post alternanza scuola/lavoro (novità della Legge di Bilancio 2017); 2,5 milioni di euro per assunzione detenuti; circa 2 milioni di euro per assunzioni lavoratori in Naspi".

"Esiste, come si vede un ginepraio di incentivi che valgono svariati miliardi di euro, ma che non hanno una visione di insieme e strategica del problema dell'avviamento al lavoro o della ricollocazione lavorativa.

Da sempre, la UIL sostiene la necessità di disboscare, semplificare e rendere più accessibili gli attuali incentivi nazionali e regionali esistenti con un "fondo unico per l'occupazione", conclude la Uil.

alu

 

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May 09, 2017 06:42 ET (10:42 GMT)

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