"Non accetteremo ulteriori sacrifici per i lavoratori ed eventuali uscite obbligatorie. Vogliamo che gli esuberi siano gestiti in maniera morbida, sotto forma di esodi volontari e incentivati, attraverso gli strumenti e gli ammortizzatori sociali previsti dal nostro contratto nazionale".

Lo dichiara Paolo Citterio, Coordinatore Fabi Gruppo Ubi, aggiungendo che "ci batteremo fino all'ultimo affinché vengano salvaguardate l'area contrattuale e le retribuzioni dei lavoratori, evitando ogni possibile esternalizzazione".

Oggi, è stato illustrato ai Coordinamenti sindacali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl e Uilca il nuovo aggiornamento del piano industriale 2016-2020 del Gruppo Ubi che include l'integrazione delle 3 bridge bank, Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria e Nuova Carichieti, che comporterà 1.569 esuberi nel perimetro delle tre banche. Nel corso dell'incontro, svoltosi a Milano, il management ha ventilato il rischio che le eccedenze di personale possano essere gestite anche attraverso l'esternalizzazione di alcune attività.

La trattativa con i sindacati sugli esuberi comincerà indicativamente i primi di giugno, quando verrà consegnata alle organizzazioni sindacali aziendali la lettera di avvio procedura. Da quel momento in poi le parti avranno 50 giorni di tempo per raggiungere un accordo. La prima incorporazione delle 3 bridge bank riguarderà Nuova Banca Marche e si concluderà a ottobre. Seguiranno poi le incorporazioni di Nuova Banca Etruria a novembre e Nuova Carichieti a febbraio del 2018.

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May 12, 2017 09:54 ET (13:54 GMT)

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