Ubi B.: Fabi, nè ulteriori sacrifici nè uscite obbligatorie
12 Maggio 2017 - 4:09PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Non accetteremo ulteriori sacrifici per i lavoratori ed
eventuali uscite obbligatorie. Vogliamo che gli esuberi siano
gestiti in maniera morbida, sotto forma di esodi volontari e
incentivati, attraverso gli strumenti e gli ammortizzatori sociali
previsti dal nostro contratto nazionale".
Lo dichiara Paolo Citterio, Coordinatore Fabi Gruppo Ubi,
aggiungendo che "ci batteremo fino all'ultimo affinché vengano
salvaguardate l'area contrattuale e le retribuzioni dei lavoratori,
evitando ogni possibile esternalizzazione".
Oggi, è stato illustrato ai Coordinamenti sindacali di Fabi,
First Cisl, Fisac Cgil, Ugl e Uilca il nuovo aggiornamento del
piano industriale 2016-2020 del Gruppo Ubi che include
l'integrazione delle 3 bridge bank, Nuova Banca Marche, Nuova Banca
Etruria e Nuova Carichieti, che comporterà 1.569 esuberi nel
perimetro delle tre banche. Nel corso dell'incontro, svoltosi a
Milano, il management ha ventilato il rischio che le eccedenze di
personale possano essere gestite anche attraverso
l'esternalizzazione di alcune attività.
La trattativa con i sindacati sugli esuberi comincerà
indicativamente i primi di giugno, quando verrà consegnata alle
organizzazioni sindacali aziendali la lettera di avvio procedura.
Da quel momento in poi le parti avranno 50 giorni di tempo per
raggiungere un accordo. La prima incorporazione delle 3 bridge bank
riguarderà Nuova Banca Marche e si concluderà a ottobre. Seguiranno
poi le incorporazioni di Nuova Banca Etruria a novembre e Nuova
Carichieti a febbraio del 2018.
pev
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May 12, 2017 09:54 ET (13:54 GMT)
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