Da circa sette anni John Elkann è il capo indiscusso dell'impero Agnelli. In questo arco temporale, in tandem con il Ceo di Fca, Sergio Marchionne, sono state prese molte decisioni importanti. Tra queste quelle che hanno portato allo scorporo tra Fiat e Fiat Industrial, quelle relative alla fusione con Chrysler e alla creazione di Fca oppure la scelta di scorporare Ferrari dal Lingotto.

D'ora in avanti però, scrive Milano Finanza, con Marchionne che ha già annunciato di voler lasciare Fca nella primavera 2019 per concentrarsi su Ferrari, il compito di definire le strategie della casata torinese ricadranno sempre di più su Elkann. Su questo fronte, nel gennaio scorso proprio MF-Milano Finanza aveva anticipato l'esistenza di un piano per un'aggregazione tra Fca e Volkswagen sulla base di uno scambio azionario che avrebbe portato la holding Exor a essere uno dei principali azionisti della nuova realtà allargata. Turbolenze all'interno della governance di Wolfsburg hanno poi raffreddato il tutto, ma la validità del piano resta.

Il problema è però che qualora l'operazione andasse in porto difficilmente le trattative saranno condotte da Marchionne. In primo luogo perché in un'operazione in cui la famiglia Agnelli/Elkann perderebbe dopo decenni il controllo di una casa auto mass-market è logico che dovrà essere il massimo rappresentante della famiglia a trattare. In seconda istanza va considerato che il ceo ha già annunciato la sua uscita da Fca, ciò significa auto-escludersi dalle partite più importanti. Inoltre, sembra che molti temano le capacità negoziali di Marchionne e preferirebbero non avere all'altro capo del tavolo il Ceo italo-canadese in un'eventuale trattativa.

Per questo motivo è verosimile che Elkann decida di farsi affiancare da un top banker di sua fiducia per definire gli accordi con Wolfsburg. Un primo sospettato è Gerardo Braggiotti, presidente di B.Leonardo (di cui Exor è terzo azionista con il 16%) che dopo il ritiro da ruoli operativi di Gianluigi Gabetti è da anni accanto ad Elkann. Ma non è nemmeno da escludere che la scelta ricada nel mondo dell'alta finanza parigina cui Elkann è legato per via delle famiglia paterna oppure in quello della finanza newyorchese che ha imparato a conoscere lavorando spesso negli Stati Uniti per molte operazioni

red/ofb

 

(END) Dow Jones Newswires

June 12, 2017 02:17 ET (06:17 GMT)

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