Il Cda di Agatos - societa' quotata su Aim che opera

nel settore delle energie rinnovabili e nell'efficientamento energetico -

convocato per l'approvazione del bilancio 2016 iniziato ieri e' ancora in

corso e dall'azienda non trapela alcuna informazione.

Agatos Spa e' nata a febbraio 2017 in seguito alla fusione tra Te Wind,

societá giá quotata su Aim attiva nella produzione di energia elettrica

attraverso impianti mini eolici e, appunto, Agatos Srl, attiva dal 1998 in

Italia e specializzata nella progettazione e nella realizzazione "chiavi

in mano" di impianti da energia rinnovabile.

Come da comunicato dello scorso 24 maggio, l'assemblea dei soci per

l'approvazione dei conti 2016, convocata inizialmente per il 26 maggio, e'

stata rinviata al 29 giugno a seguito di alcune verifiche richieste, da

parte dei revisori, su alcune poste della bozza di bilancio della Te Wind

al 31 dicembre 2016.

Il rinvio fu spiegato dalla stessa azienda con il fatto che la società

di revisione richiese verifiche aggiuntive su alcune poste della bozza di

bilancio civilistico e consolidato di Te Wind Spa al 31 dicembre 2016.

Nello stesso comunicato del 24 maggio, la società fece ulteriormente

notare che "tali verifiche, porteranno ad alcune diverse

riclassificazioni e svalutazioni, che risultano non avere impatto sui

flussi di cassa e comunque un impatto minimo sul valore degli asset a

bilancio e richiederanno quindi l'approvazione da parte del Cda della

nuova bozza di bilancio, civilistico e consolidato". In pratica, una

minimizzazione dei rilievi dei revisori, su cui, però, il cda sta

dibattendo da un paio di giorni.

La relazione finanziaria annuale 2016, in relazione al consolidato

pre-fusione di Te Wind (come da comunicato dal 3 maggio), evidenziava

ricavi a 1,35 mln (+106% rispetto a 2015), un Ebitda a 511.000 euro, con

un'incidenza del 39% sui ricavi, e un Ebit negativo per 681.000 euro. Il

risultato netto ante imposte, invece, è particolarmente negativo (4,228

mln di euro) in quanto il management ha ritenuto prudente e opportuno

svalutare una serie di poste legate alla gestione precedente.

In particolare, riflette svalutazioni pari a 1,505 mln di

immobilizzazioni immateriali e materiali, altri oneri diversi di gestione

legati alla gestione precedente o non ricorrenti pari a 2,105 mln, di cui

1,027 mln per rinuncia a crediti per copertura perdite a livello delle

controllate del 2015, costi per il progetto di fusione inversa

Lussemburgo-Italia per 242.000 euro, 526.000 euro per perdite al settembre

2016 della TE Wind S.A. e infine 307.000 euro come differenza di

consolidamento.

gco

 

(END) Dow Jones Newswires

June 15, 2017 11:17 ET (15:17 GMT)

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