"E' innanzitutto la scuola che produce conoscenza. Quindi la consapevolezza di sé e del mondo, e la capacità di far dialogare mondi apparentemente diversi, cercando una sintesi e un punto di equilibrio tra cose divergenti e antagoniste, rendendoli altro".

Lo ha detto John Elkann, vice-presidente della Fondazione Agnelli in occasione dei 50 anni dell'ente e dell'inaugurazione della nuova sede torinese in via Giacosa 38.

"Non sto parlando della ricerca di compromessi o di intese al ribasso. Parlo di uno sforzo non facile e faticoso, ma che permette di superare il conflitto e l'immobilità, per rimettere in marcia la realtà e arrivare a soluzioni inattese", ha aggiunto. "Difficile, ma non impossibile. Lo dimostra il progetto di questa sede. Un cantiere quotidiano, alimentato dall'entusiasmo dei nostri partner che hanno voluto esserci e contribuire alla costruzione di uno spazio vivo e nuovo. Nella casa del Fondatore della Fiat, in una città che viene spesso definita laboratorio, e che Norberto Bobbio ricordava essere la più positivista d'Italia, mi viene in mente il monito del mio trisnonno che diceva: soprattutto bisogna guardare sempre al futuro, antivedere l'avvenire delle nuove innovazioni, non avere paura del nuovo. Porto con me queste parole, come viatico per la nostra attività futura".

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June 15, 2017 12:52 ET (16:52 GMT)

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