Il punto sulle maggiori partite bancarie:

VENETO BANCA/BPVI

C'è fiducia sul fatto che venga trovata una soluzione a breve. In conferenza stampa al termine dell'Ecofin il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha ribadito che si "sta lavorando duramente e proficuamente con le istituzioni europee". La strada individuata è coerente con le regole Ue in materia di salvataggi bancari, si ribadisce. Posta questa certezza non c'è invece certezza su quale sarà la strada percorsa. Sul tavolo ci sono ancora diverse ipotesi. Si è parlato più volte nei mesi scorsi di questa moral suasion del governo per spingere le banche a intervenire nella ricapitalizzazione privata da 1,25 mld propedeutica alla ricapitalizzazione pubblica. Lo schema che sta prendendo corpo in queste ore circa il salvataggio di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca sembra coinvolga solo pesi massimi. Le banche di piccole e medie dimensioni, seppur quotate (da Creval a B.P.Sondrio) non sarebbero state ancora contattate dal Tesoro per partecipare all'aumento di capitale privato da 1,25 mld propedeutico a un successivo intervento dello Stato attraverso la ricapitalizzazione precauzionale. "Ormai non credo accadrá piú che ci chiamino", ha aggiunto una fonte riferendosi ai tempi stretti e all'imminenza con cui dovrebbe concretizzarsi il salvataggio. Quest'ultimo, comunque, sará su base volontaria e di sistema. Sulla

volontarietá dell'intervento ha speso precise parole nei giorni scorsi il

ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sgombrando il campo da equivoci.

L'operazione, anche se non vedrá l'apporto di tutte le banche sane, sará

comunque di sistema. Oltre ai big Intesa Sanpaolo e Unicredit, capofila di questo intervento che pare ormai prossimo, da settimane circolano sul mercato anche i nomi di Poste e, sebbene in modo piú sfumato, quello di Cassa Depositi e Prestiti. Cdp, tuttavia, ha specificato piú volte che non è nella sua mission essere il cavaliere bianco di tutte le realtá italiane in crisi, negando quindi molti dei rumor circolati in questo senso. Va detto che, comunque, altre realtá di dimensioni importanti, ma piú contenute rispetto ai pesi massimi citati, si sono dette disponibili a intervenire se necessario nella partita. Si tratta di Mediolanum, Iccrea e del gruppo Unipol. Queste ultime hanno tuttavia specificato che

interverranno solo se si tratterá di un intervento di sistema e solo a

specifiche condizioni. Indiscrezioni stampa hanno palesato l'ipotesi che grandi gruppi stranieri presenti in Italia possano essere chiamati a intervenire nel salvataggio di Bpvi e Veneto B. Si tratta per esempio di Bnl-Bnp Paribas e di Deutsche Bank: altri due pesi massimi. Credit Agricole Cariparma è invece giá impegnata nel salvataggio delle tre casse di risparmio in crisi: Cr. Rimini, Cr. Cesena e Cr. San Miniato.

B.MPS

Prosegue la trattativa tra Mps e Atlante 2 sui crediti non performanti. L'istituto, che deve cartolarizzare 26 mld di Npl, ha concesso un'esclusiva ad Atlante 2 fino al 28 giugno. Oggi a Milano si è tenuto un incontro tra il fondo e il pool di investitori. Nonostante le frizioni manifestatesi all'interno del pool su prezzo, perimetro delle sofferenze e ruolo e identità dei servicer, la trattativa tra Atlante 2 e la banca prosegue. E' tuttavia braccio di ferro all'interno del consorzio. In particolare sarebbe il fondo statunitense Fortress a puntare i piedi, mentre altre posizioni sembrano meno distanti. I nodi, che si sono ripresentati periodicamente negli ultimi giorni, sono sostanzialmente tre: il prezzo, il perimetro delle sofferenze e numero e ruolo dei servicer che saranno chiamati a gestire il pacchetto una volta venduto. Naturalmente su alcuni di questi punti c'è maggiore frizione e alcune condizioni poste dai fondi, secondo quanto risulta, stavano strette alla stessa abnca. Il Tesoro, intanto, prosegue nel dire che la via che l'Italia sta percorrendo per risolvere la situazione del Monte è in linea con le regole Ue.

red/cce

 

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June 16, 2017 12:56 ET (16:56 GMT)

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