Telecom I.: Mise, Governo non è contro investimenti compatibili con impegni assunti
19 Giugno 2017 - 07:50PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Il Governo italiano non ha ovviamente alcuna intenzione di
impedire o ostacolare investimenti di Tim che risultino compatibili
con gli impegni legali assunti e la normativa comunitaria di
riferimento. Qualora invece mancassero questi presupposti il
Governo agirà, com'è doveroso, per tutelare l'interesse
pubblico".
E' quanto si legge in una nota del Mise, in cui si spiega che
"per quanto riguarda invece il terzo bando, non ancora pubblicato,
riapriremo la consultazione per dare la possibilità a tutti gli
operatori, secondo quanto previsto dalla Commissione Europea, di
comunicare nei modi e nei tempi corretti eventuali modifiche ai
loro piani di investimento. Il ministro dello Sviluppo Economico
convocherà a breve i vertici di Tim per aprire un confronto diretto
con la società".
Il piano Banda Ultra Larga, ricorda il Mise, "è partito da
un'ampia consultazione con gli operatori al fine di verificare dove
era necessario l'intervento dello Stato e dove invece gli operatori
avevano piani di investimento, per evitare dispersione di risorse
pubbliche e concentrarle nelle aree a fallimento di mercato, le
così dette aree bianche. Al termine della consultazione tutti gli
operatori hanno comunicato con dichiarazione formale e vincolante
di non essere interessati ad investire nelle aree bianche
identificate, mappate e sottoposte alla Consultazione. La
Commissione europea ha conseguentemente approvato il piano di
intervento il 30 giugno 2016. La Commissione ha altresì disposto
nella propria decisione che eventuali modifiche delle intenzioni
degli investitori potevano essere prese in considerazione per le
aree non ancora interessate dai bandi. Nel primo bando di gara Tim
ha partecipato e presentato offerte per tutti i lotti. Il 5
dicembre all'esito della fase di prequalifica del secondo bando,
Tim ha dichiarato di voler partecipare alla gara. Il 23 dicembre
Tim ha invece comunicato la modifica del suo piano di investimenti
e di voler intervenire direttamente in alcune aree bianche, meno
del 10% di quelle oggetto del bando di gara, e di non aver più
interesse ad intervenire in alcune aeree grigie a parziale
fallimento di mercato. E' del tutto evidente che il Governo
italiano non può ridefinire i contenuti di un progetto prioritario
per il paese, che comporta procedure di gara lunghe e complesse,
che necessitano tra l'altro dell'approvazione europea, sulla base
dei cambiamenti di strategia di un operatore, comunicati fuori
dalle procedure previste. In questo senso il Governo ha prontamente
risposto alla comunicazione di Tim. E' allo stesso modo chiaro che
un cambiamento del piano di investimenti di Tim, che, secondo
quanto comunicato il 23 dicembre, coprirà solo una porzione
limitata delle aree oggetto del bando, rischia di squilibrare il
conto economico della concessione per la gestione della rete
pubblica i cui calcoli sono stati fatti sulla base dell'intera area
oggetto del bando".
com/rov
(END) Dow Jones Newswires
June 19, 2017 13:35 ET (17:35 GMT)
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