IL PUNTO SULLE BANCHE
22 Giugno 2017 - 7:15PM
MF Dow Jones (Italiano)
Il punto sulle maggiori partite bancarie
VENETO BANCA/BPVI
Sono ore caldissime per il fronte bancario veneto. E' infatti in
corso la trattativa tra Intesa Sanpaolo e le autoritá per rilevare
Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Dopo che il Cda della Cá de
Sass ieri ha dato
disponibilitá all'acquisto di certe attivitá e passivitá e
alcuni
rapporti giuridici che fanno capo a Banca Popolare di Vicenza e
Veneto
Banca, ora si tratta col Tesoro. La cornice normativa, secondo
indiscrezioni stampa, sarebbe in fase di aggiornamento. È atteso a
giorni il provvedimento del governo per varare il piano di
salvataggio delle due realtà. La misura sarà contenuta in un
decreto ad hoc o in un emendamento al provvedimento emanato venerdì
scorso per il bond subordinato di Montebelluna. Successivamente
sarà disposta la liquidazione coatta delle due banche con la nomina
dei commissari, una mossa che determinerà automaticamente la
decadenza degli attuali consigli di amministrazione. "Potrebbero
decadere", ha detto una fonte. Spetterà infatti ai commissari la
scissione degli asset in good bank e bad bank e la successiva
cessione della good bank a Intesa Sanpaolo. Più incerto risulta
invece il destino della bad bank che, secondo le intenzioni del
governo, potrebbe essere finanziata con risorse pubbliche per un
importo fino a cinque miliardi. Tornando a Intesa, come ha spiegato
la banca in una nota, si procederá con questa operazione a
condizioni e termini che garantiscano, anche sul piano normativo e
regolamentare, la totale neutralitá dell'operazione rispetto al
Common Equity Tier 1 ratio e alla dividend policy del gruppo Intesa
Sanpaolo. Tradotto la banca di Cá de Sass non vuole intaccare ratio
patrimoniali e dividendi e l'operazione non deve prevedere quindi
un aumento di capitale.
Carige
Avanti tutta su Npl e aumento. Paolo Fiorentino, nominato ieri
a.d. di Banca Carige, è giá al lavoro sull'aggiornamento del piano
industriale necessario al rilancio della banca. L'istituto ligure
infatti, ieri, ha rassicurato de visu gli uomini della Bce,
presenti in sede, sul tema governance (oltre alla nomina di
Fiorentino sono stati cooptati tre consiglieri in Cda), ma i
paletti sulla gestione e deconsolidamento degli Npl e l'aumento di
capitale devono essere ancora fissati. E' stata predisposta,
infatti, una lettera di risposta alla missiva della Bce che sará
inviata nei tempi stabiliti, cioè entro la scadenza di dopodomani.
Toccherá ora a Fiorentino limarla negli ultimi aspetti. Alla
risposta che sará data dall'istituto genovese seguirá
un'integrazione in un momento successivo. Serve infatti ancora
qualche tempo a Paolo Fiorentino, appena insediato, per prendere
atto della situazione e indicare con precisione l'importo
dell'aumento di capitale che, comunque, si stima essere superiore a
500 mln di euro. E' puntata in proposito una possibile modifica al
piano di vendita degli Npl di Banca Carige. La via prevista fino a
pochi giorni fa era la scissione in un veicolo di 2,4 mld di Non
performing loan. Questa strada, buona di per sè, ha il difetto di
comportare tempistiche troppo lunghe: Carige deve onorare gli
impegni presi con Bce che ha chiesto, entro fine 2017, un'intensa
pulizia di bilancio. Starebbe quindi prendendo corpo l'idea di
cedere almeno 1 miliardo di Npl a un primario operatore di mercato:
una via piú rapida che consentirebbe comunque all'istituto di
raggiungere i ratio patrimoniali necessari entro quella data.
B.MPS
Suspance per l'incontro avvenuto oggi in casa Atlante che ha
riunito il consorzio di investitori del fondo e che dovrebbe aver
preso in esame anche l'operazione in corso sugli Npl del Monte dei
Paschi. Il Board della banca giovedì 29 potrebbe approvare la
versione definitiva del piano industriale. Crediti non performanti,
aumento ed esuberi. L'attenzione dell'istituto in questi giorni
massima su questi fronti caldi. L'istituto, è bene ricordarlo, deve
cartolarizzare 26 mld di Npl e ha concesso un'esclusiva ad Atlante
2 fino al 28 giugno. Questa mattina sarebbe in corso un incontro a
Milano che avrebbe ad oggetto anche gli Npl del Monte. Questio ha
infatti convocato il consorzio degli investitori per ragionare
sulla via da imboccare. Nei giorni scorsi si sono manifestati
strappi all'interno del pool di investitori su prezzo, perimetro
delle sofferenze e ruolo e identitá dei servicer. Se la trattativa
tra Atlante 2 e la banca non è in discussione, lo strappo avvenuto
con Fortress ed Elliot è difficilmante ricucibile.
Alcune condizioni poste dai fondi stavano strette alla stessa
banca. Ecco perchè Quaestio, secondo quanto riportato da
indiscrezioni stampa, dovrebbe tornare oggi a riunire il consorzio
di investitori di Atlante 2, per un nuovo consulto sul Monte dei
Paschi di Siena. Il Tesoro, intanto, prosegue nel dire che la via
che l'Italia sta percorrendo per risolvere la situazione del Monte
è in linea con le regole Ue.
red/cce
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June 22, 2017 13:00 ET (17:00 GMT)
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