Quando nel 2010 John Elkann, già presidente della holding Exor, venne nominato anche numero uno dell'allora Fiat e dell'accomandita Giovanni Agnelli sapaz (la cassaforte della dinastia piemontese) assommando su di sé le tre cariche più importanti nella famiglia, fu immediatamente chiaro che un percorso era arrivato a compimento. Colui che l'Avvocato Agnelli aveva individuato come il suo erede imprenditoriale (quando John era ancora un adolescente e si faceva chiamare Yaki), aveva raggiunto la meta arrivando a capo dell'impero Fiat. Da allora, infatti, John è il capo indiscusso del clan Agnelli-Elkann e questa forza non si basa solo delle tre nomine ottenute nel 2010 ma soprattutto sul peso dei numeri. Elkann è infatti il rappresentante degli interesse degli eredi di Gianni Agnelli e in virtù di questo domina l'azionariato della Giovanni Agnelli Bv (la vecchia Giovanni Agnelli sapaz ora trasferita in Olanda) che a sua volta controlla il 52% di Exor, cui a cascata fanno capo tutte le controllate della dinastia.

Ma, scrive Milano Finanza, al di là del potere del capofamiglia, analizzando le governance delle società dell'impero industriale, si nota che non sono molti i consanguinei impegnati nelle aziende di famiglia. Come se con l'andare degli anni la stragrande maggioranza dei componenti della famiglia (che ormai supera il centinaio di persone) si sia data un futuro da rentier. Per capirlo meglio, però, bisogna intendersi cosa significa essere della famiglia e in questo senso è d'aiuto lo statuto della Giovanni Agnelli Bv, il quale indica chiaramente i confini del clan. I progenitori, si legge nel documento, sono i dieci nipoti del fondatore della Fiat , il senatore Giovanni Agnelli: Clara, Giovanni, Susanna, Maria Sole, Cristiana e Umberto Agnelli (nipoti del fondatore in quanto figli del figlio maschio Edoardo Agnelli) e Clara, Laura, Giovanni ed Emanuele Nasi (quattro dei cinque figli dell'altra figlia del senatore, Aniceta Agnelli sposata in Nasi). Al di fuori di questa discendenza non ci si può considerare della famiglia, ma questo non toglie che si tratti di un clan, che considerando tutti i discendenti ormai supera il centinaio di persone che in misura diversa (a seconda delle loro quote) percepiscono i dividendi che Exor gira alla controllante Giovanni Agnelli Bv e che da questa finiscono nelle tasche delle persone fisiche che ne hanno diritto.

red/lab

 

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June 26, 2017 02:40 ET (06:40 GMT)

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