Il salvataggio di Veneto Banca e di B.P. Vicenza con la cessione dei due istituti a Intesa Sanpaolo e' stata "una operazione necessaria e inevitabile che avrà dei costi per lo Stato" ma il pregio di aver "evitato uno shock al mercato e al sistema produttivo".

Lo ha detto Fabio Panetta, Vice Direttore Generale di Bankitalia, durante un briefing sulla cessione delle banche venete a Intesa Sanpaolo, sancita ieri con il varo del decreto del Governo sugli aiuti di Stato a Intesa Sanpaolo che ammontano complessivamente a 5,2 miliardi di euro.

"Si è evitato uno shock al sistema finanziario, all'economia reale per le 20.000 imprese clienti delle banche venete, all'occupazione, ai risparmiatori che avevano investito in queste banche e si e' evitato di effettuare una cessione quasi scellerata del credito e dei collaterali, il tutto totalmente nel rispetto delle norme Ue", ha proseguito Panetta.

In particolare, la cessione a Intesa conclude "un processo tortuoso e laborioso che trova una sua giustificazione nell'evitare uno shock al mercato. Si e' fatto tutto il possibile" per il salvataggio delle banche. "Sono state compiute scelte radicali e siamo intervenuti" sulle banche venete perchè "non ci si poteva comportare come dei cowboy e andare alla guerra", ha aggiunto Panetta.

"Si temevano gli effetti sistemici senza l'intervento" dello Stato ma i mercati "hanno reagito positivamente in Borsa. Lo spread ha risentito positivamente dell'intervento", ha continuato. Infine, Panetta ritiene che l'operazione sia "un punto di svolta per il sistema italiano" anche agli occhi internazionali perchè "è un passaggio importante".

pev

 

(END) Dow Jones Newswires

June 26, 2017 08:01 ET (12:01 GMT)

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