Banche venete: Bankitalia, Stato potrebbe non perdere nulla
26 Giugno 2017 - 2:57PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Lo Stato potrebbe addirittura non perdere nulla" dalla cessione
di Veneto Banca e Bpvi a Intesa Sanpaolo con un esborso di 4,8
miliardi di euro "ma se accadesse alla fine per tale operazione
sarebbe un costo che si può sopportare". Lo hanno affermato Carmelo
Barbagallo, capo della Vigilanza di Bankitalia, e Fabio Panetta,
vicedirettore generale di Bankitalia, nel corso di un briefing alla
stampa sulla cessione di Veneto Banca e B.P.Vicenza a Intesa
Sanpaolo, mediante un esborso statale di 4,8 miliardi di euro per
cassa e 400 mln di garanzie.
"Certamente - ha continuato Barbagallo - i 4,8 miliardi
torneranno indietro allo Stato. Lo Stato sulla carta ad oggi non ci
perde. Anticipa una somma e recupera la somma nel tempo".
Tra le attività che esulano dal perimetro della cessione a
Intesa Sanpaolo ci sono crediti deteriorati netti per circa 12
miliardi, rappresentati da sofferenze, inadempienze probabili e
scaduti. Tali cespiti saranno trasferiti alla Sga, cioe' la Società
per la gestione di attività, di proprietà del Tesoro, che avvierà
immediatamente le operazioni di recupero, i cui proventi saranno
destinati prioritariamente allo Stato.
Panetta ha aggiunto che "lo Stato e' un operatore paziente. Lo
Stato di fatto si sostituisce alla vendita massiccia e improvvisa
sul mercato" dei non perfoming loan evitando di "cedere a 20
qualcosa che ha un valore più del doppio" e valorizzando "quello
che sarebbe stato ceduto a valori molto bassi".
pev
(END) Dow Jones Newswires
June 26, 2017 08:42 ET (12:42 GMT)
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