Il Ftse Mib chiude la seduta con un calo dell'1% a 20.790 punti, sottoperformando il resto dei listini europei (Dax -0,78%, Cac-40 -0,7%, Ibex -0,46% e Ftse 100 -0,17%).

L'indice milanese è stato appesantito dalle perdite delle utility visto l'aumento dei rendimenti dei titoli di Stato italiani e dal comparto dell'auto che ha visto prese di profitto dopo il rally di inizio anno in scia al profit warning della società di componentistica tedesca Schaeffler.

A piazza Affari Italgas ha perso il 3,16%, Enel il 3,03%, Snam il 2,99%, Terna il 2,87%, A2A il 2,24%, Brembo il 2,37%, Ferrari il 2,08%, Fca l'1,19% e Sogefi il 4,93%.

I dati macroeconomici non hanno invece avuto un grande impatto sulle piazze Ue: l'indice S&P/Case-Shiller dei prezzi delle case nelle 20 maggiori cittá degli Usa è salito dello 0,9% a livello mensile ad aprile, mentre ha mostrato un progresso del 5,7% a livello tendenziale, leggermente al di sotto del 5,9% atteso dal consenso, mentre l'indice sulla fiducia dei consumatori negli Usa si è attestato a giugno a 118,9 punti, in aumento rispetto ai 117,6 di maggio, oltre il consenso di 116 punti.

Il Fondo monetario internazionale ha poi tagliato le stime di crescita dell'economia statunitense a causa dell'incertezza politica e poichè ritiene che l'amministrazione del presidente, Donald Trump, non riuscirá a ridurre la tassazione e aumentare la spesa per infrastrutture.

Il presidente della Bce, Mario Draghi nel suo discorso di questa mattina si è invece mostrato molto fiducioso sul fatto che "la politica monetaria è efficace e il processo di trasmissione funzionerá. Tutti i segnali indicano ora un consolidamento e un ampliamento della ripresa nell'area euro. Le forze deflazionistiche sono state sostituite da quelle di reflazione. Anche se ci sono ancora fattori che stanno pesando sul cammino dell'inflazione, sono comunque principalmente temporanei. Tuttavia è ancora necessario un considerevole grado di accomodamento monetario affinchè le dinamiche" dell'indice dei prezzi al consumo "diventino durevoli e autosufficienti".

A Milano le banche chiudono la seduta in ordine sparso: Intesa Sanpaolo +1,77%, Ubi B. +1,02%, Bper +0,59%, Unicredit +0,56%, Mediobanca -0,24% e Banco Bpm -0,72%.

Saipem (+0,93%) ha effettuato un rimbalzo con il recupero dei prezzi del petrolio.

Acquisti anche su YNap (+0,47% a 25,53 euro) con il focus che resta sull'M&A dopo le ultime voci relative al possibile interesse di Alibaba.

Sul resto del listino si segnala Salini Impregilo (+2,21% a 3,138 euro) dopo che lo Stato Usa della Virginia ha annunciato investimenti in infrastrutture per 18,6 mld usd da realizzare nel territorio nei prossimi sei anni.

In negativo invece Diasorin (-1,96% a 69,9 euro) che ha pubblicato un buon piano al 2019 che è stato apprezzato dagli analisti: tuttavia, gli esperti restano cauti visti i prezzi di Borsa del titolo (+26,8% da inizio anno).

sda

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(END) Dow Jones Newswires

June 27, 2017 12:00 ET (16:00 GMT)

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