Banche: Mediobanca R&S, nel 2016 fusioni trainano crescita dimensioni
13 Luglio 2017 - 3:45PM
MF Dow Jones (Italiano)
Dal 2015 al 2016 i gruppi bancari hanno aumentato in misura
considerevole la dimensione media in termini di totale degli
attivi. Tale crescita è avvenuta sia per linee interne sia per
effetto di fusioni e acquisizioni. L'incremento si è concretizzato
in tutte le principali aree geografiche, ma in misura più
significativa in Cina (+271%) rispetto a Stati Uniti (+64%),
Giappone (+61%) ed Europa (+34%).
E' quanto emerge da un'analisi dell'Ufficio studi di Mediobanca
condotta sui risultati economici e la struttura patrimoniale dei 66
maggiori gruppi bancari internazionali.
Lo sviluppo per linee esterne ha costituito, come detto, un
fattore determinante nella crescita dimensionale dei gruppi bancari
delle tre maggiori aree economiche mondiali. Nel periodo 2006-2015
si contano 22 'mega-merger', di cui 10 hanno riguardato le banche
europee, 10 quelle statunitensi e 2 quelle giapponesi, si legge
nello studio.
Nel decennio precedente, 1996-2005, le grandi fusioni erano
state ben 49, di cui 36 concluse nel quadriennio 1998-2001. Di
queste, 22 hanno riguardato le banche europee, 17 quelle degli
Stati Uniti e 9 le banche giapponesi; una sola, l'acquisizione
della Bankers Trust da parte della Deutsche Bank nel 1999, ha
interessato aree geografiche differenti.
Si può innanzitutto notare come le grandi operazioni abbiano
riguardato esclusivamente gruppi bancari appartenenti alla stessa
area geografica e, in ambito europeo, principalmente gruppi con
sede nello stesso Paese.
Le uniche grandi acquisizioni transfrontaliere europee nel
decennio sono state quelle dell'olandese Abn Amro Holding da parte
di un consorzio costituito da Rbs (Gb), Fortis (Be/Nl) e Banco
Santander (Es), avvenuta nel 2007 con una operazione che ha
coinvolto quattro Paesi della Ue e della belga Fortis Bank da parte
della francese Bnp Paribas nel 2009. Una descrizione per Paese di
appartenenza delle operazioni che hanno riguardato le banche
incluse nell'indagine si trova
I mega-merger sono stati effettuati per la gran parte attraverso
scambi azionari. Il controvalore complessivo delle operazioni che
hanno riguardato le banche europee dal 2006 al 2015 è stato di
circa 181 miliardi di euro, di cui solo il 43% ha avuto
contropartita per cassa.
L'acquisizione di Abn Amro Holding nel 2007 è stata anche quella
che ha comportato il maggior esborso in denaro del decennio, circa
65,7 miliardi di euro, pari all'84% di tutte le uscite di cassa del
periodo. Negli Stati Uniti, negli stessi anni, il controvalore
l'acquisizione della Bankers Trust da parte di Deutsche Bank nel
1999, ha interessato aree geografiche differenti.
Negli Stati Uniti negli stessi anni il controvalore delle
fusioni tra grandi banche è stato inferiore, pari a circa 147
miliardi di dollari (108 miliardi di euro calcolati a cambi
storici), con un esborso di denaro pari ad appena il 13% del
totale. Le fusioni tra le banche giapponesi sono tutte avvenute con
scambio di azioni.
cce
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July 13, 2017 09:30 ET (13:30 GMT)
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