Bim: ultime ore per manifestare interesse, poi via a data-room (fonte)
17 Luglio 2017 - 3:37PM
MF Dow Jones (Italiano)
Nell'ambito della procedura di liquidazione, i commissari stanno
raccogliendo le manifestazioni di interesse non vincolanti per
Banca Intermobiliare (Bim). Il termine è serrato: è questione di
ore, qualche giorno al massimo. Dopodiché verrà aperta la
data-room.
E' quanto ha riferito una fonte a MF-Dowjones spiegando che
finalmente sta entrando nel vivo la cessione di quella che è
considerata la cassaforte dei risparmi della borghesia piemontese.
Mentre è forte il pressing dei commissari liquidatori di Veneto
Banca e delle autoritá di Vigilanza bancaria per vendere nel minor
tempo possibile, l'istituto ha avviato il processo formale con
l'allestimento della data-room attraverso cui metterá a
disposizione dei potenziali acquirenti un vasta quantitá di dati
riservati e confidenziali.
La posizione di Bim, fino a pochi giorni fa controllata da
Quaestio Sgr
(in quanto azionista pressochè unico di Veneto Banca) al 71%
direttamente
e al 9% come pegno Consob, oggi è quanto meno singolare.
L'istituto di Montebelluna (insieme alla consorella Bpvi) è
stato
infatti posto in liquidazione coatta amministrativa e l'asset è
stato
escluso dal perimetro delle attivitá performanti acquisite da
Intesa
Sanpaolo.
Come ha sottolineato Bim in una comunicazione ufficiale di
qualche gorno fa, è errato accostare il nome della banca alla
galassia della bad bank in cui sono finiti gli asset non
performanti che lo Stato accompagnerá alla liquidazione vera e
propria.
Per tutti i motivi ricordati occorre essere celeri nel cambio di
proprietá. I passaggi sono quelli formali previsti da tutte le
operazioni di questa natura: si parte con l'apertura della
data-room; successivamente si arriverá alla definizione delle
offerte non vincolanti, poi di quelle vincolanti. Ufficialmente,
come detto, un timing ancora non c'è, ma si parla di pochi mesi.
Una deadline abbastanza stringente che potrebbe mettere in
difficoltá i venditori sul fronte del prezzo richiesto.
L'istituto, che ha chiuso il 2016 con una perdita di 93,3 mln
(era di
19,88 mln nel 2015), ha avviato nel 2017 un profondo processo
di
turnaround. Da inizio anno la prima linea è stata in gran parte
rinnovata: sono cambiati 11 manager su 15. Avviato anche il
processo di
modifica dell'outsourcing informatico e la cessione di Bim
Suisse (per
quest'ultima è stato prorogato il periodo di esclusiva a Banca
Zarattini
fino a fine luglio).
I numeri del primo trimestre hanno peraltro mostrato una certa
verve a
livello tendenziale. La perdita di periodo si è ridotta a 2,033
mln e il
margine di intermediazione è cresciuto del 2% a 21,975 mln, pur
a fronte
di una raccolta calata del 2,3% a 9,161 miliardi. Il rapporto
tra
esposizioni deteriorate nette e crediti verso clientela è
salito
leggermente al 36,4%, dal 35,1% di fine anno. Il Cet1 fully a
fine marzo
è invece salito all'11,65% (11,52% a fine 2016), mentre il Total
Capital
Ratio è migliorato di 23 punti base attestandosi all'11,54%.
cce
claudia.cervini@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
July 17, 2017 09:22 ET (13:22 GMT)
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