Nell'ambito della procedura di liquidazione, i commissari stanno raccogliendo le manifestazioni di interesse non vincolanti per Banca Intermobiliare (Bim). Il termine è serrato: è questione di ore, qualche giorno al massimo. Dopodiché verrà aperta la data-room.

E' quanto ha riferito una fonte a MF-Dowjones spiegando che finalmente sta entrando nel vivo la cessione di quella che è considerata la cassaforte dei risparmi della borghesia piemontese. Mentre è forte il pressing dei commissari liquidatori di Veneto Banca e delle autoritá di Vigilanza bancaria per vendere nel minor tempo possibile, l'istituto ha avviato il processo formale con l'allestimento della data-room attraverso cui metterá a disposizione dei potenziali acquirenti un vasta quantitá di dati riservati e confidenziali.

La posizione di Bim, fino a pochi giorni fa controllata da Quaestio Sgr

(in quanto azionista pressochè unico di Veneto Banca) al 71% direttamente

e al 9% come pegno Consob, oggi è quanto meno singolare.

L'istituto di Montebelluna (insieme alla consorella Bpvi) è stato

infatti posto in liquidazione coatta amministrativa e l'asset è stato

escluso dal perimetro delle attivitá performanti acquisite da Intesa

Sanpaolo.

Come ha sottolineato Bim in una comunicazione ufficiale di qualche gorno fa, è errato accostare il nome della banca alla galassia della bad bank in cui sono finiti gli asset non performanti che lo Stato accompagnerá alla liquidazione vera e propria.

Per tutti i motivi ricordati occorre essere celeri nel cambio di proprietá. I passaggi sono quelli formali previsti da tutte le operazioni di questa natura: si parte con l'apertura della data-room; successivamente si arriverá alla definizione delle offerte non vincolanti, poi di quelle vincolanti. Ufficialmente, come detto, un timing ancora non c'è, ma si parla di pochi mesi. Una deadline abbastanza stringente che potrebbe mettere in difficoltá i venditori sul fronte del prezzo richiesto.

L'istituto, che ha chiuso il 2016 con una perdita di 93,3 mln (era di

19,88 mln nel 2015), ha avviato nel 2017 un profondo processo di

turnaround. Da inizio anno la prima linea è stata in gran parte rinnovata: sono cambiati 11 manager su 15. Avviato anche il processo di

modifica dell'outsourcing informatico e la cessione di Bim Suisse (per

quest'ultima è stato prorogato il periodo di esclusiva a Banca Zarattini

fino a fine luglio).

I numeri del primo trimestre hanno peraltro mostrato una certa verve a

livello tendenziale. La perdita di periodo si è ridotta a 2,033 mln e il

margine di intermediazione è cresciuto del 2% a 21,975 mln, pur a fronte

di una raccolta calata del 2,3% a 9,161 miliardi. Il rapporto tra

esposizioni deteriorate nette e crediti verso clientela è salito

leggermente al 36,4%, dal 35,1% di fine anno. Il Cet1 fully a fine marzo

è invece salito all'11,65% (11,52% a fine 2016), mentre il Total Capital

Ratio è migliorato di 23 punti base attestandosi all'11,54%.

cce

claudia.cervini@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

July 17, 2017 09:22 ET (13:22 GMT)

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