"Il fondo esuberi per ora e' sufficiente ma occorre fare di piu'". Lo sostiene il segretario generale Uilca, Massimo Masi, avanzando delle proposte. "In questi giorni è forte il dibattito sull'uso del Fondo di Solidarietà dei bancari soprattutto alla luce delle numerosi uscite che, a partire dalla fine di quest'anno, caratterizzeranno il settore del credito".

Intanto, precisa Masi, "queste uscite derivano dalle ristrutturazioni del settore creditizio, dalla crisi di alcune banche (le 4 good bank, le 2 venete, B.Mps) ma si tratta di esuberi che nascono da accordi sindacali che hanno evitato licenziamenti e vere e proprie macellerie sociali e tutto ciò grazie a questo nostro strumento a garanzia dei lavoratori".

In questi anni abbiamo ottenuto che anche il Governo si facesse carico, attraverso un apposito finanziamento, di aumentare le cifre a disposizione per l'utilizzo del Fondo, non attingendo alla Cassa Integrazione come qualcuno voleva, ma con una partita contabile che verrà inserita nelle leggi di stabilità. Non dobbiamo, però, dimenticare, che a fronte di queste uscite, tutte volontarie - continua Masi - ci sono state assunzione di giovani con contratti a tempo indeterminato (oltre 13.000 in questi anni) finanziate dal FOC (Fondo per l'Occupazione) pagato con il contributo delle lavoratrici e dei lavoratori.

"Questa mattina abbiamo apprezzato l'articolo apparso su Milano Finanza a firma Contrarian che stimolava le Organizzazioni sindacali e le Banche ad uscire dall'alveo del mero utilizzo del Fondo. Accettiamo - continua Masi - volentieri questa sfida ed enucleiamo in grande sintesi, le nostre proposte: creazione di un "cabina di regia" composto dal Governo, Sindacati del settore e Confederali, Abi e Bankitalia per definire i nuovi ambiti in cui il settore dovrà operare nei prossimi anni, come avvenne alla fine degli anni '90; allargamento dell'area contrattuale e del perimetro dei rinnovi dei contratti delle banche, assicurazioni, banche di Credito Cooperativo e Poste; creazione di un protocollo applicativo sul nuovo modello di banca, sulla stregua di quello presentato nel corso dell'ultimo rinnovo del Ccnl e respinto miopemente dall'allora delegazione dell'Abi.

Uilca propone anche la rimodulazione del Foc facendolo intervenire anche nei casi di solidarietà espansiva (assunzione di un giovane con l'accompagnamento del lavoratore più anziano verso la pensione); l'idividuazione dei "nuovi mestieri" dei lavoratori bancari anche alla luce delle innovazioni tecnologiche e della banca on line con conseguente regolamentazione ed incremento dello smart working; l'individuazione dei criteri per affiancamento lavoro autonomo (che cresce del 3%) rispetto a quello con contratti a tempo indeterminato (-12%); l'incremento della formazione continua delle lavoratrici e dei lavoratori e una nuova politica salariale e del welfare aziendale.

"Siamo disponibili a confrontare queste nostre proposte con le altre Organizzazioni sindacali e con le controparti, anche politiche e governative, ognuno nei propri ruoli - conclude il Segretario Generale Uilca, Massimo Masi - con la certezza che i nostri unici scopi sono: occupazione giovanile, ripresa dell'economia italiana, migliorare la fiducia nel settore creditizio da parte della clientela, garantire la professionalità e il salario delle lavoratrici e dei lavoratori".

pev

 

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July 25, 2017 06:36 ET (10:36 GMT)

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