"Irrigidire le regole europee sulla gestione delle crisi bancarie sarebbe un errore e noi non lo commetteremo". Lo afferma al Messaggero Roberto Gualtieri, presidente della Commissione per i problemi economici e monetari al Parlamento Europeo, rimbalzando la provocazione fatta da Elke König, presidente del Single Resolution board sulla necessità di inasprire le regole sui salvataggi bancari dopo la soluzione adottata sulle banche venete.

"Interventi nel dibattito come quelli di Koenig sono legittimi, ma poi le scelte sulle regole spettano a Parlamento e Consiglio, dove non vedo alcuno spazio, e alla Commissione europea, che ha saggiamente già detto che non intende modificare la Comunicazione del 2013 sugli aiuti di Stato", continua.

Secondo Gualtieri, la soluzione adottata per le banche venete con la vendita per 1 euro delle good bank a Intesa Sanpaolo con il supporto pubblico di 15 miliardi, non ha violato lo spirito e la lettera del bail-in. La vicenda delle venete, come quella di Mps, ha una valenza non

solo italiana e europea perchè comprendendo anche il Banco Popular, dimostra che sono possibili salvataggi differenti di liquidazione ordinata con aiuto di stato (le venete), ricapitalizzazione precauzionale (B.Mps) e "liquidation by sale of business" (Banco Popular). "Nonostante le rigidità introdotte con la direttiva Brrd sul bail-in e l'errore compiuto a suo tempo di non prevedere una fase di transizione, le regole sulle crisi dispongono comunque di alcuni margini di flessibilità e di una varietà di strumenti per far fronte a situazioni specifiche. Questo

dato è stato colto dai mercati, la neonata Unione bancaria, nonostante un sistema di regole ancora incompleto, è in grado di gestire le crisi con intelligenza e non col pilota automatico", aggiunge Gualtieri.

In merito alle prossime tappe, il presidente annuncia che per il bail-in va costruito "un cuscinetto di strumenti in grado di assorbire le perdite. Da questo punto di vista l'introduzione di una nuova categoria di obbligazioni senior unpreferred, che gerarchicamente si collocherà sopra i bond subordinati ma sotto i senior e i depositi, costituisce

uno sviluppo molto positivo. In parlamento abbiamo attribuito la corsia preferenziale a questo provvdimento e posso già annunciare che saremo in grado di votarlo in Commissione Econ in ottobre in modo da iniziare subito i negoziati col Consiglio, che mi aspetto saranno conclusi molto rapidamente, sicuramente prima della fine dell'anno. All'inizio 2018 dovremo votare sul resto del pacchetto bancario, incluse le misure fondamentali di armonizzazione dei requisiti minimi di fondi propri e passività ammissibili e l'introduzione del nuovo standard internazionale di assorbimento delle perdite per le banche sistemiche".

In quell'occasione i falchi potrebbero voler eliminare le regole sulla ricapitalizzazione precauzionale e irrigidire il bail in "ma se ci

saranno emendamenti in quella direzione saranno respinti. Ho già avuto modo di chiarire nella mia Commissione che le misure che compongono il pacchetto bancario sono sufficientemente complesse da sconsigliare di

sovrapporvi la discussione sulla revisione generale della Brrd", conclude Gualtieri.

pev

 

(END) Dow Jones Newswires

August 10, 2017 02:52 ET (06:52 GMT)

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