Export: nel 2016 vendite lombarde pesce conservato e lavorato a 158 mln (+12,6% a/a)
14 Agosto 2017 - 4:11PM
MF Dow Jones (Italiano)
L'export lombardo del pesce conservato e lavorato nel 2016
raggiunge i 158 milioni di euro, in incremento del 12,6% rispetto
allo stesso periodo del 2015.
Il pesce lavorato e conservato, informa una nota, parte
soprattutto da Como (81,4% del totale regionale). Seguono Brescia
(6,4%), Milano (3,6%) e Lecco (1,7%).
Nel 2016 i principali Paesi di destinazione sono Germania e
Grecia: entrambe rappresentano circa un decimo del totale verso il
mondo ma è il Canada a spiccare per la crescita più consistente,
+32%. E sono 1.583 le imprese ittiche, tra pesca, produzione e
commercio di pesce fresco e conservato, attive in Lombardia nel
2017, +5,2% in un anno. Sono soprattutto commercianti all'ingrosso
(908, +8,1%), dettaglio ambulante (255) o negozi al dettaglio di
pesce (183, +2,8%). Il maggior numero di attività a Milano (703,
+7,8%), Brescia (220, +3,8%), Varese (128, +7,6%) e Bergamo (104,
+5,1%). Emerge da un'elaborazione Camera di commercio di Milano su
dati Istat e registro imprese 2017, 2016 e 2015.
Da dove arriva il pesce lavorato in Lombardia? Soprattutto dalla
Spagna, per un import di circa 290 milioni di euro in un anno,
+2,8%. Seguono l'Ecuador (80 milioni, +28,2%) e i Paesi Bassi (71
milioni). In forte crescita la Polonia, +74,5%.
L'Italia in un anno importa per oltre 4 miliardi di euro di
pesce lavorato e conservato. Circa dieci volte di più di quanto
esporta. Ma sia l'import che l'export sono in aumento:
rispettivamente +10,5% e +1,3%. E nel settore ittico, che tra
produzione e commercio conta più di 30 mila imprese (+1,4%), prima
è Napoli con 2.269 attività (+1,6% in un anno) seguita da Rovigo
con 2.157 (+1,1%). Vengono poi Ferrara, Roma e Venezia.
"La pescheria di fiducia è punto di riferimento per il
consumatore non soltanto per la garanzia su qualità e freschezza,
ma anche per i suggerimenti che permettono al cliente di poter
preparare al meglio i vari prodotti ittici acquistati", afferma
Angelo Valentini, consigliere Assofood (Confcommercio Milano) e
presidente Settore dettaglianti ittici. "E' sempre richiesto il
pesce da mangiarsi crudo, ma resta, in generale, la preoccupazione
per il calo dei volumi, sia per il pescato nazionale, sia per il
pescato di qualità proveniente dall'estero. Conseguenza di ciò
constatiamo, purtroppo, un continuo aumento dei prezzi
all'origine".
com/cce
(END) Dow Jones Newswires
August 14, 2017 09:56 ET (13:56 GMT)
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