Bce: Draghi, contrazione del credito ha aggravato crisi
23 Agosto 2017 - 11:17AM
MF Dow Jones (Italiano)
"Con l'evolversi della crisi economica, il credito interbancario
si è contratto notevolmente. La crescita dei crediti verso il
settori privato è calata dal 9,3% del quarto trimestre del 2007 al
-2,1% del terzo trimestre del 2009 negli Stati Uniti, e dall'8,5%
allo 0,7% nell'Eurozona durante lo stesso periodo. L'effetto
sull'attività economica è stato immediato e significativo. Tra il
terzo trimestre del 2008 ed il secondo del 2009, il Pil è calato
del 3,6% negli Usa e del 4,9% nell'Eurozona".
Lo ha dichiarato il presidente della Banca centrale europea,
Mario Draghi, a Lindau, parlando ad alcuni premi Nobel.
"Nonostante l'iniziale contrazione del credito sia stata simile
tra gli Usa e l'Eurozona, la sua diffusione è stata differente a
causa del fatto che l'Unione Europea è un sistema basato
principalmente sul credito bancario. I primi istituti di credito
colpiti nel 2007 sono stati ovviamente quelli che avevano investito
in prodotti finanziari che hanno perso gran parte del loro valore.
Tali istituti erano localizzati in Germania, Francia e Olanda,
Paesi con posizioni fiscali molto robuste. All'inizio del 2008, è
stato il momento delle banche spagnole e irlandesi, esposte al
collasso del mercato immobiliare".
"I Governi sono intervenuti per rafforzare il sistema bancario.
La Commissione Europea ha stimato che nell'Ue, l'aiuto pubblico
dato al settore nel 2008 è stato pari al 5% del Pil nel 2008 e del
9% nel 2009", ha aggiunto Draghi.
"Fino a quel momento, il debito sovrano era considerato senza
rischio, indipendentemente dal rating del Paese. La crisi in Grecia
distrusse quell'illusione, inducendo un apprezzamento generale del
rischio nell'Unione. Le Banche in Portogallo e in Italia, ad
esempio, erano molto esposte al proprio debito sovrano. In tali
Paesi, il credito si è contratto ulteriormente, aggravando il ciclo
di recessione ed indebolimento del sistem bancario in un circolo
vizioso".
"Timori di un possibile default del debito sovrano, con impatto
catastrofico sul sistema bancario, hanno causato un calo dei
prestiti interbancari, ed i mercati si frammentarono a livello
nazionale", ha aggiunto il presidente della Bce.
"Il settore privato ha avuto un ruolo chiave non soltanto nel
propagare, ma anche nel dare origine agli shock negativi
dell'economia. Le frizioni finanziarie, assenti in precedenza, sono
diventate uno dei driver più importanti della recessione. La crisi
che ne è risultata ha portato gli studiosi a ripensare ai paradigmi
economici esistenti e a chi doveva realizzare le politiche ad
aggiustare i propri modelli. La riscoperta della nozione che le
politiche possono avere un ruolo nel coordinare le aspettative
private in momenti di grande incertezza ha giocato un ruolo
importantissimo nella transizione al mondo di oggi, successivo alla
crisi", ha commentato ancora Draghi.
dan
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August 23, 2017 05:02 ET (09:02 GMT)
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