Lavoro: Istat, +78.000 occupati in 2* trim (+0,3%)
12 Settembre 2017 - 10:29AM
MF Dow Jones (Italiano)
Nel secondo trimestre del 2017 l'occupazione presenta una nuova
crescita congiunturale (+78.000 occupati, pari a +0,3%), dovuta
all'ulteriore aumento dei dipendenti (+149.000, +0,9%), in oltre
otto casi su dieci a termine (+123.000, +4,8%). Continuano invece a
calare gli indipendenti (-71.000, -1,3%)
Lo rileva l'Istat, precisando che il tasso di occupazione cresce
di 0,2 punti rispetto al trimestre precedente. I dati mensili più
recenti (luglio 2017) mostrano, al netto della stagionalità, un
aumento degli occupati (+0,3% rispetto a giugno, corrispondente a
+59.000 unità), che riguarda sia i dipendenti sia gli indipendenti.
Tra il secondo trimestre del 2017 e lo stesso periodo dell'anno
precedente si stima una crescita di 153.000 occupati (+0,7%) che
riguarda soltanto i dipendenti (+356.000, +2,1%), oltre tre quarti
dei quali a termine, a fronte della rilevante diminuzione degli
indipendenti (-3,6%). L'incremento in termini assoluti è più
consistente per gli occupati a tempo pieno, e l'occupazione a tempo
parziale aumenta soprattutto nella componente volontaria. La
crescita dell'occupazione riguarda entrambi i generi e tutte le
ripartizioni ed è più intensa per le donne e nel Nord.
Il tasso di disoccupazione diminuisce di 0,4 punti percentuali
rispetto al trimestre precedente e di 0,6 punti in confronto a un
anno prima, con maggiore intensità per quello giovanile. Nei dati
di luglio 2017 il tasso di disoccupazione sale di 0,2 punti
congiuntamente al calo di 0,3 punti del tasso di inattività 15-64
anni. Rispetto agli ultimi trimestri, nel confronto tendenziale si
attenua la riduzione degli inattivi di 15-64 anni (-76.000 in un
anno) e del corrispondente tasso di inattività (-0,1 punti). La
diminuzione degli inattivi riguarda soltanto le donne, soprattutto
il Mezzogiorno, gli individui di 35-49 anni, e coinvolge quanti
vogliono lavorare (le forze di lavoro potenziali).
Le variazioni degli stock sottintendono significativi
cambiamenti nella condizione delle persone nel mercato del lavoro,
misurati dai dati di flusso a distanza di dodici mesi. Nel
complesso continuano a diminuire le transizioni da dipendente a
termine a dipendente a tempo indeterminato (dal 24,3% al 16,5%). A
fronte della riduzione complessiva delle transizioni dalla
disoccupazione all'occupazione (-3,1 punti), i flussi dai
disoccupati verso i dipendenti a tempo determinato aumentano (+0,9
punti). Riguardo agli inattivi, per le forze di lavoro potenziali è
aumentata soprattutto la percentuale di quanti transitano verso la
disoccupazione (dal 18,5% al 21,3% nei dodici mesi).
Dal lato delle imprese, conclude l'Istat, si confermano i
segnali di crescita congiunturale della domanda di lavoro, con un
aumento delle posizioni lavorative dipendenti pari all'1,1% sul
trimestre precedente, sintesi della crescita sia dell'industria sia
dei servizi. Le ore lavorate per dipendente crescono (+0,2%)
rispetto al trimestre precedente, mentre diminuiscono su base annua
(-0,7%), anche se continua la flessione del ricorso alla Cassa
integrazione. Il tasso dei posti vacanti aumenta di 0,1 punti
percentuali sul trimestre precedente. In termini congiunturali si
registra una diminuzione dello 0,1% delle retribuzioni e dello 0,5%
degli oneri sociali e, quale loro sintesi, un calo dello 0,2% del
costo del lavoro.
liv
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September 12, 2017 04:14 ET (08:14 GMT)
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