Agatos: Positano, con Biosip a "impatto zero" puntiamo a Asia e Usa
12 Settembre 2017 - 4:15PM
MF Dow Jones (Italiano)
Agatos - societá quotata su Aim Italia e specializzata nella
realizzazione chiavi in mano di impianti di energia rinnovabile,
co-generazione e efficientamento energetico - dopo aver ricevuto
l'autorizzazione per la costruzione del primo impianto di biometano
a impatto zero, nella provincia di Milano, punta ad avviare altri
progetti simili sia in Italia che all'estero.
"Puntiamo a esportare il nostro processo a impatto zero, Biosip,
in particolare in Europa, Asia e Stati Uniti", ha dichiarato
Michele Positano, a.d. di Agatos, spiegando che "la nostra
tecnologia vale anche per la produzione di energia elettrica e non
solo di biometano".
Biosip, in dettaglio, prevede l'impiego di tecnologie collaudate
e con bassissimo impatto ambientale nella produzione di biometano,
che è incentivato dal GSE come energia rinnovabile, e destinato a
qualsiasi tipo di utilizzo, compreso quello di alimentare la rete
di gas cittadino.
"La termovalorizzazione del rifiuto e' una pratica ormai
obsoleta poiche' richiede molta energia e gli impianti, per la loro
dimensione, incontrano grosse difficolta' logistiche", ha
commentato Positano che ha poi spiegato "i nostri impianti, invece,
hanno zero emissioni, zero odori, sono compatti e richiedono
piccole aree, possono essere cioè scalabili da un punto di vista
dalla capacità di trattamento, con evidenti vantaggi sia a livello
logistico, che dei costi di trasporto."
L'impianto autorizzato dalla Cittá Metropolitana di Milano, in
particolare, è immediatamente cantierabile, si estenderá su una
superficie di circa 12.000 metri quadrati e trasformerá fino a
35.000 tonnellate di Forsu (frazione organica rifiuti solidi
urbani, ndr) all'anno in biometano per alimentare la rete gas
urbana, acqua distillata e combustibile solido secondario.
"Il fatto che gli impianti possono essere scalati su dimensioni
contenute e a impatto zero", continua Positano, "permette la
costruzione vicino ai centri abitati, con una riduzione dei costi
di trasporto e la possibilita' di allacciarsi direttamente alla
rete del gas", "tuttavia - precisa l'a.d. - la nostra produzione e'
marginale e certamente non puo' essere considerata
sostitutiva".
"L'impatto della nuova tecnologia a livello aziendale e'
certamente significativo e potrebbe portare a incrementi
dell'Ebitda e del fatturato importanti per Agatos", ha aggiunto
l'amministratore spiegando che "la nostra soluzione tecnica si
rivolge, infatti, a una clientela piuttosto ampia: da coloro che
hanno un contratto comunale per la raccolta e lo smaltimento dei
rifiuti, agli operatori industriali, fino ai fondi di
investimento."
"A livello europeo - ha concluso l'a.d. - c'e' un forte
incentivo a soluzioni diverse rispetto alla termovalorizzazione e
che sfruttino il rifiuto in tutte le sue componenti. Il mercato
c'e' e la nostra soluzione ha un costo competitivo, pur non
stravolgendo il sistema, quindi non possiamo che essere positivi
sul futuro."
gco
(END) Dow Jones Newswires
September 12, 2017 10:00 ET (14:00 GMT)
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