Npl: Bossi (B.Ifis), mercato nel 2017 può toccare 100 mln
15 Settembre 2017 - 5:25PM
MF Dow Jones (Italiano)
Si è tenuta oggi a Venezia la sesta edizione dell'International
Npl Meeting, la più importante conferenza in Italia sul tema dei
non-performing loans.
Circa 800 persone tra fondi di investimento, banche, servicer e
altri professionisti del settore da tutto il mondo, informa una
nota, hanno preso parte alla giornata, fitta di discussioni e temi
legati al mercato in continuo fermento dei crediti deteriorati.
"La pipeline e i volumi dei deal in chiusura nel 2017 che
arriveranno a toccare i 100 miliardi segnano un momento di svolta",
ha detto Giovanni Bossi, a.d. di Banca Ifis, in apertura. "Qualche
anno fa i crediti deteriori erano talmente pesanti da mettere in
discussione la sopravvivenza del sistema bancario, minandone la
stabilità. Oggi sta accadendo il contrario e il problema dei
crediti deteriorati sembra in parte risolto, con i mercati
internazionali che guardano con un'ottica diversa rispetto a prima
le banche italiane".
La sesta edizione, intitolata "The Marketplace - A toolkit for
the NPL market", ha voluto esplorare il mercato da un punto di
vista degli strumenti necessari, la cosiddetta "cassettina degli
attrezzi", di cui i player hanno bisogno per la gestione
profittevole degli NPL.
In particolare, dopo l'intervento di apertura sullo scenario
macroeconomico e l'offerta di credito curato dall'IMF, Eba e Bce
hanno illustrato le loro posizioni nel settore degli NPL come
regolatori del mercato; la Bce ha inoltre analizzato i rischi per
la stabilità del sistema finanziario e le differenti reazioni al
problema dell'NPL, con le opzioni per supplire al fallimento
dell'autoregolamentazione dei mercati. A seguire i principali fondi
di investimento (Cerberus, Algebris e Bayview) e le banche (Banco
Bpm e Ubi) hanno affrontato opportunità e sfide che il mercato pone
in acquisto e vendita, tenendo conto delle variabili
regolamentari.
Nel corso della giornata si sono alternati poi altri
protagonisti del mercato come Arrow Global, Zenith, Lindorff,
Gextra e Aquileia Capital. Presenti anche le banche, con un
confronto al vertice tra a.d., che hanno delineato le strategie dei
propri istituti: Banco Bpm (Giuseppe Castagna), Bper (Alessandro
Vandelli), Quaestio (Paolo Petrignani), Banca IFIS (Giovanni
Bossi).
Infine, una round table con specialisti Hr di società di
consulenza ed executive research e banche con la partecipazione di
società come Egon Zehnder, Spencer Stuart ed Unicredit, che hanno
evidenziato come il fermento nel mercato degli NPLs sta facendo
emergere anche in Italia un evidente gap tra domanda e offerta in
termini di figure professionali.
Nel corso dell'Npl Meeting è stata presentata anche una special
edition del "Market Watch NPL - The Italian Scenario", che ha
rivelato come i circa 71 miliardi di euro aggiuntivi di crediti
non-performing che saranno dismessi entro il 2017, raggiungendo la
cifra record di 104 miliardi di euro di crediti distressed
scambiati nel mercato italiano, avranno un valore stimato di
mercato di circa 14,4 miliardi di euro.
Il mercato sta comunque diventando più ampio e più efficiente e
i prezzi cambiano a seconda della tipologia di asset: la categoria
dei portafogli con mixed assets è quella maggiormente in crescita,
con 58 miliardi - su un totale di 71 - che monopolizza quasi tutti
i deal in pipeline. Gli assets secured sono invece quelli che
stanno crescendo e che hanno prezzo maggiore, con una media stimata
del 35%.
Dall'analisi del Market Watch Npl emerge inoltre che le
sofferenze nette (65,8 miliardi di euro) sono ora allo stesso
livello del 2012 ma le sofferenze lorde sono il 39% superiori a
quelle dell'analogo periodo. A giugno, e in maniera più accentuata
a luglio, le sofferenze bancarie lorde e nette hanno avuto un calo
significativo come conseguenza delle vendite dei portafogli Npl, di
svalutazioni più significative, ed una gestione più accorta da
parte delle banche.
Inoltre importante attore del mercato Npl sono sempre di più i
servicers: 16 acquisizioni nell'anno dimostrano che dotarsi di una
piattaforma di servicers è per gli investitori un prerequisito per
operare nel mercato italiano.
com/cce
(END) Dow Jones Newswires
September 15, 2017 11:10 ET (15:10 GMT)
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