Procede il processo di pulizia dell'attivo di Banca Carige. Ieri sarebbe scaduto il termine per la presentazione delle offerte non vincolanti per il portafoglio da 1,4 miliardi messo sul mercato prima dell'estate.

Molto fitta, scrive MF, la lista dei soggetti interessanti che, come già accaduto negli ultimi processi competitivi. Tra gli oltre 20 partecipanti si fanno i nomi di doBank-Fortress, Pimco, Banca Ifis e Algebris. L'operazione, che dovrebbe chiudersi entro la fine dell'anno, fa il paio con la cartolarizzazione con garanzia pubblica (Gacs) chiusa prima dell'estate su un portafoglio da 938 milioni con l'ausilio di Prelios e Banca Imi. Del resto Bce aveva dato come target 5,5 miliardi al 2017, 4,6 miliardi al 2018 e 3,7 miliardi al 2019 con tassi di copertura al 63% per le sofferenze (nel 2017) e al 32% per gli incagli (sempre per il 2017). Il deconsolidamento degli npl sarà un tassello fondamentale del piano di ristrutturazione che l'amministratore delegato Paolo Fiorentino ha presentato al mercato la settimana scorsa. Il rafforzamento patrimoniale si svolgerà in due tappe: a ottobre sarà lanciata un'offerta di conversione dei bond subordinati tier 1 e lower tier 2 per un controvalore previsto prossimo ai 200 milioni; poi partirà un aumento di capitale da 560 milioni, offerto principalmente in opzione ai soci (salvo indicazioni diverse da parte della Vigilanza) con una componente di 60 milioni riservata agli ex bondholder. Il tutto dovrebbe concludersi entro la fine dell'anno, consentendo a Carige di raggiungere un requisito patrimoniale del 12,5% che consentirebbe di assorbire la cessione dei crediti deteriorati.

red/lab

 

(END) Dow Jones Newswires

September 19, 2017 02:09 ET (06:09 GMT)

Copyright (c) 2017 MF-Dow Jones News Srl.