Bio On, societa' quotata su Aim Italia e fra i protagonisti del nuovo settore della chimica eco-sostenibile, venerdi' scorso ha avviato un ciclo di incontri sulle conseguenze ambientali derivanti dall'utilizzo della plastica tradizionale e da gennaio, insieme alla Nasa, sara' sponsor di un progetto per lo studio di tali effetti sugli oceani, in particolare sul Pacifico.

"Insieme alla Nasa sponsorizzeremo un progetto triennale sullo studio degli effetti negativi che l'inquinamento della plastica sta creando nell'Oceano Pacifico, con gravi conseguenze anche a livello climatico", ha spiegato Marco Astorri, presidente e Ceo di Bio-On, contattato da Mf-Dowjones. "Lo stesso modello utilizzato per lo studio sul Pacifico - ha proseguito l'a.d. - lo vorremmo poi portare da noi, con un'indagine sul Mediterraneo."

Gli studi, in dettaglio, sono incentrati su modelli matematici che descrivono "le rotte della plastica" utilizzando vari fonti di dati: satelliti, boe galleggianti, osservazioni in mare aperto, mappe delle correnti marine, delle maree e dei venti, ecc. Si tratta di una disciplina nata da pochi anni e ancora nella sua fase iniziale ma che, dopo il catastrofico tsunami che ha colpito il Giappone nel 2011, ha conosciuto un'accelerazione grazie all'osservazione di una elevata quantitá di detriti che hanno attraversato l'Oceano Pacifico e raggiunto le Hawaii e il Nord America.

"Venerdi' scorso abbiamo iniziato questo ciclo di incontri, che proseguira' al ritmo di uno ogni 4 mesi. Essendo Bio-On un'azienda leader nel settore dei biopolimeri pensiamo sia importante sensibilizzare le persone su questi temi", ha spiegato Astorri, sottolineando che "sul tema della biodegradabilita' c'e' ancora molta confusione e mancanza di informazione."

L'incontro di venerdi', in particolare, ha riguardato le conseguenze che l'inquinamento della plastica sta creando nei mari di tutto il mondo con Nikolai Maximenko e Jan Hafner dell'International Pacific Research Center delle Hawaii, due fra i piú importanti scienziati al mondo che studiano gli ambienti marini, che per la prima volta in Europa hanno presentato le loro scoperte.

"Il format dei prossimi incontri - ha proseguito Astorri - sara' il medesimo, con scienziati provenienti da tutto il mondo che spiegheranno l'effetto che l'utlizzo della plastica tradizionale ha sull'intero ecosistema". Il Ceo ci ha tenuto comunque a sottolineare che "questa non e' una serie di eventi contro la plastica, che resta un materiale insostituibile, ma e' giusto che le persone siano informate."

Il prossimo incontro sul tema si terra' a gennaio "non abbiamo ancora deciso il focus - ha affermato Astorri - ma la scelta molto probabilmente ricadra' o sugli effetti dell'inquinamento della plastica sul terreno o sulla differenza tra cio' che e' biodegradabile e cio' che non lo e'."

Bio-On ha debuttato sull'Aim Italia il 24 ottobre 2014 a 5 euro, che si confronta con l'ultimo prezzo segnato oggi di 30,21 euro. Le azioni da inizio mese sono protagoniste di un forte rally (19,5 euro il 31 agosto) sostenute dalle attese per la semestrale, in agenda per il prossimo 28 settembre, e dallo slancio derivante dalle ultime notizie.

In particolare, si segnalano l'inizio della costruzione del nuovo impianto di produzione di bioplastche speciali e l'accordo siglato con Kering Eyewear per lo sviluppo di nuovi materiali ecosostenibili da utilizzare nel settore dell'occhialeria. Il gruppo punta al passaggio sul listino principale tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo.

gco

giorgia.cococcioni@mfdowjones.it

 

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September 25, 2017 10:50 ET (14:50 GMT)

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