Fca: sceglie polo Rovereto come 1* centro per mobilita' intelligente
02 Ottobre 2017 - 12:59PM
MF Dow Jones (Italiano)
Il Polo Meccatronica di Rovereto, hub tecnologico di Trentino
Sviluppo, è stato scelto da Fiat Chrysler Automobiles per creare,
insieme a partner locali, pubblici e privati, un circuito stradale
ultratecnologico che si estende su un'area di 15mila metri
quadrati. L'importanza del progetto, che sarà inaugurato nel 2018,
è stata sottolineata oggi da Sergio Marchionne, amministratore
delegato di Fca, arrivato a Rovereto per ricevere la laurea honoris
causa in Ingegneria meccatronica, conferitagli dall'Università
degli studi di Trento.
Il centro per i sistemi intelligenti di trasporto, primo nel suo
genere in Italia, spiega una nota, nasce dalla partnership tra il
Centro Ricerche Fiat e Polo Meccatronica. Il progetto si inserisce
nell'accordo firmato lo scorso maggio dal ministro dello Sviluppo
Economico Carlo Calenda, con il vicepresidente della Provincia
autonoma di Trento, Alessandro Olivi, per contribuire alla
creazione dell'auto del futuro.
La pista, chiusa al traffico e adattabile a tutte le esigenze
simulative, servirà a studiare e sperimentare sistemi avanzati per
la sicurezza preventiva, basati sulle applicazioni di sistemi
connessi e cooperativi che permettono di vedere "oltre il campo di
vista" dei sensori ad oggi presenti sui veicoli (es.: camera;
radar; ecc); il tutto in un contesto urbano, che presenta un
maggior numero di variabili capaci di influenzare lo scorrimento
viario rispetto a quello autostradale: la presenza di ostacoli,
pedoni, animali, incroci, rotatorie piste ciclabili, semafori,
segnaletica stradale, richiede infatti un'adeguata validazione
delle tecnologie coinvolte.
Attraverso le tecnologie di connettività di nuova generazione
(verso il 5G), le auto e i centri di controllo del traffico
potranno presto scambiarsi informazioni, aumentando il margine di
sicurezza dei veicoli, con l'obiettivo di estendere la capacità dei
mezzi di interpretare gli scenari che si presentano di continuo
sulla strada, attraverso un miglioramento delle funzioni rese
disponibili dagli attuali sistemi di ausilio alla guida (ADAS).
"Il veicolo del futuro sarà sempre più connesso e cooperativo
fino a diventare autonomo e si andrà verso una mobilità molto
diversa da quella attuale", ha concluso il direttore del Centro
Ricerche Fiat di Trento Antonio Fuganti. "Dovremmo costruire
automobili sempre più intelligenti ma anche "smart roads" per
migliorare la sicurezza di chi sta al volante. Per farlo bisogna
"sensorizzare ed infrastrutturare" autostrade e strade urbane,
ovvero permettere loro di comunicare con il veicolo, e creare nuovi
servizi, al fine di sfruttare in maniera ottimale il tempo che il
conducente e le persone a bordo del mezzo utilizzano per i loro
spostamenti".
"In un mondo iperconnesso, in cui i veicoli saranno collegati ai
device di chi li usa ma anche ai vari sensori delle smart city - ha
dichiarato Flavio Tosi, presidente di Trentino Sviluppo - sempre
più la sicurezza riguarderà non solo i comportamenti di chi è alla
guida ma anche la protezione della tecnologia a bordo da tentativi
di intrusioni informatiche. Per questo la collaborazione con i vari
partner tecnologici e con i centri di ricerca del territorio, da
Fondazione Bruno Kessler ai laboratori di prototipazione rapida
ProM Facility da poco avviati in Polo Meccatronica, sarà mirata
anche ad approfondire gli aspetti della cybersecurity dell'auto che
verrà".
Trentino Sviluppo, oltre a supportare il progetto dal punto di
vista infrastrutturale, lo sostiene offrendo in collaborazione con
altri enti del territorio forme di accompagnamento imprenditoriale
alle aziende coinvolte: Algorab, Be-Innova, Crf, Cyberfed, Delta
Informatica, Expert System, Famas Group, I&S Informatica e
Servizi, Innovie, Nevicam, Optoi, Posit, Practix, Robosense,
SmartT3K, Spindox, Tecso, Xtensa.
com/lab
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