Wall Street riprende fiato dopo l'ennesimo record registrato ieri, mentre prosegue la stagione delle trimestrali.

Il Dow Jones scende dello 0,35%, l'S&P 500 dello 0,36% e il Nasdaq Composite dello 0,77%. In netto calo Ebay che perde il 2,55% e Philip Morris che lascia sul terreno il 3,17%. Male poi i prezzi del petrolio che scendono dello 0,9% circa.

Pesano anche i timori legati alle questioni spagnole. Il presidente catalano Carles Puigdemont "non ha risposto" alle richieste di Madrid, per questo il Governo centrale andrá avanti nell'applicazione dell'articolo 155, ha affermato il portavoce dell'esecutivo spagnolo Inigo Mendez de Vigo, spiegando che sabato si terrá un Consiglio dei ministri straordinario.

Per Stephen Wood, capo strategist di Russell Investments, non sembra però che la stabilitá economica dell'Eurozona e il progetto europeo possano essere destabilizzati" da queste vicende politiche o dai partiti anti-europeisti.

Nel frattempo, sul fronte macroeconomico, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono diminuite di 22.000 unitá a quota 222.000, sui minimi dal 31 marzo del 1973, al di sotto delle 239.000 attese dal consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal. La media mobile nelle ultime quattro settimane, considerata piú attendibile dal mercato perchè meno volatile, è a 248.350, in calo di 9.500 rispetto a sette giorni fa.

Inoltre l'indice sull'attivitá manifatturiera regionale elaborato dalla Fed di Filadelfia si è attestato a ottobre a 27,9 punti, in rialzo dai 23,8 di settembre e nettamente al di sopra del consenso a 20 punti. Il sotto-indice dei nuovi ordini al settore manifatturiero, si legge nel comunicato della Fed di Filadelfia, si è attestato a 19,6 punti dai 29,5 di settembre, mentre quello sull'occupazione a 30,6 punti dai 6,6 del mese precedente.

Infine il superindice degli Stati Uniti è calato dello 0,2% a livello mensile a settembre, deludendo il consenso degli economisti che si aspettavano un incremento dello 0,2%.

Sul fronte Fed, il Beige Book, preparato per la riunione del Fomc del 1* novembre riporta crescita fra modesta e moderata. "Nel complesso il documento dá un quadro in linea con quello che emerge dai dati: effetti transitori degli uragani, espansione diffusa, mercato del lavoro al pieno impiego, scarse pressioni su prezzi e salari. Il puzzle dell'inflazione che non c'è in un'economia ormai oltre il pieno impiego resta, generando incertezza per il futuro della politica monetaria", spiegano gli economisti di Intesa Sanpaolo. "Alla luce dei commenti dalla Fed, per il momento resta invariata la previsione di rialzo dei tassi a dicembre, ma un eventuale proseguimento della debolezza dell'inflazione potrebbe rallentare i rialzi previsti per il 2018", avvertono gli esperti.

Sul valutario il cambio euro/usd tratta a 1,1847 con minimo intraday a 1,1768 e massimo a 1,1850, mentre sull'obbligazionario il rendimento del Treasury biennale è in leggero calo all'1,539% e quello del decennale al 2,305%.

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

 

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October 19, 2017 10:47 ET (14:47 GMT)

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