WALL STREET: riprende fiato dopo corsa record
19 Ottobre 2017 - 05:02PM
MF Dow Jones (Italiano)
Wall Street riprende fiato dopo l'ennesimo record registrato
ieri, mentre prosegue la stagione delle trimestrali.
Il Dow Jones scende dello 0,35%, l'S&P 500 dello 0,36% e il
Nasdaq Composite dello 0,77%. In netto calo Ebay che perde il 2,55%
e Philip Morris che lascia sul terreno il 3,17%. Male poi i prezzi
del petrolio che scendono dello 0,9% circa.
Pesano anche i timori legati alle questioni spagnole. Il
presidente catalano Carles Puigdemont "non ha risposto" alle
richieste di Madrid, per questo il Governo centrale andrá avanti
nell'applicazione dell'articolo 155, ha affermato il portavoce
dell'esecutivo spagnolo Inigo Mendez de Vigo, spiegando che sabato
si terrá un Consiglio dei ministri straordinario.
Per Stephen Wood, capo strategist di Russell Investments, non
sembra però che la stabilitá economica dell'Eurozona e il progetto
europeo possano essere destabilizzati" da queste vicende politiche
o dai partiti anti-europeisti.
Nel frattempo, sul fronte macroeconomico, le richieste
settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato
destagionalizzato) sono diminuite di 22.000 unitá a quota 222.000,
sui minimi dal 31 marzo del 1973, al di sotto delle 239.000 attese
dal consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal.
La media mobile nelle ultime quattro settimane, considerata piú
attendibile dal mercato perchè meno volatile, è a 248.350, in calo
di 9.500 rispetto a sette giorni fa.
Inoltre l'indice sull'attivitá manifatturiera regionale
elaborato dalla Fed di Filadelfia si è attestato a ottobre a 27,9
punti, in rialzo dai 23,8 di settembre e nettamente al di sopra del
consenso a 20 punti. Il sotto-indice dei nuovi ordini al settore
manifatturiero, si legge nel comunicato della Fed di Filadelfia, si
è attestato a 19,6 punti dai 29,5 di settembre, mentre quello
sull'occupazione a 30,6 punti dai 6,6 del mese precedente.
Infine il superindice degli Stati Uniti è calato dello 0,2% a
livello mensile a settembre, deludendo il consenso degli economisti
che si aspettavano un incremento dello 0,2%.
Sul fronte Fed, il Beige Book, preparato per la riunione del
Fomc del 1* novembre riporta crescita fra modesta e moderata. "Nel
complesso il documento dá un quadro in linea con quello che emerge
dai dati: effetti transitori degli uragani, espansione diffusa,
mercato del lavoro al pieno impiego, scarse pressioni su prezzi e
salari. Il puzzle dell'inflazione che non c'è in un'economia ormai
oltre il pieno impiego resta, generando incertezza per il futuro
della politica monetaria", spiegano gli economisti di Intesa
Sanpaolo. "Alla luce dei commenti dalla Fed, per il momento resta
invariata la previsione di rialzo dei tassi a dicembre, ma un
eventuale proseguimento della debolezza dell'inflazione potrebbe
rallentare i rialzi previsti per il 2018", avvertono gli
esperti.
Sul valutario il cambio euro/usd tratta a 1,1847 con minimo
intraday a 1,1768 e massimo a 1,1850, mentre sull'obbligazionario
il rendimento del Treasury biennale è in leggero calo all'1,539% e
quello del decennale al 2,305%.
alb
alberto.chimenti@mfdowjones.it
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October 19, 2017 10:47 ET (14:47 GMT)
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